“I have decreed not to sing in my cage”. Melancholy at Court from Castiglione to Shakespeare’s “Much Ado About Nothing”
Abstract
In light of the well-established presence of Castiglione’s The Book of the Courtier in Shakespeare’s Much Ado About Nothing, I will focus on the villain of the play, Don John, and emphasise the hitherto unacknowledged similarities between his character and the melancholic courtiers against whom Castiglione had warned in his work. In so doing, I will underscore how Shakespeare did not limit to a simplistic construct of imitation and adaptation of his Italian model, but proved to be well aware of the contemporary debates surrounding the spreading and the dangerous effects of melancholy.
Downloads
SigMa pubblica in internet, ad accesso aperto, con licenza:
CCPL Creative Commons Attribuzione |
L'autore conserva il copyright sul suo contributo, consentendo tuttavia a chiunque "di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare l'opera", purché siano correttamente citati l'autore e il titolo della rivista. L’autore, al momento della proposta di pubblicazione, è inoltre tenuto a dichiarare che il contenuto e l’organizzazione dell’opera è originale e non compromette in alcun modo i diritti di terzi, né gli obblighi connessi alla salvaguardia di diritti morali ed economici di altri autori o di altri aventi diritto, sia per testi, immagini, foto, tabelle, sia per altre parti di cui il contributo può essere composto. L’autore dichiara altresì di essere a conoscenza delle sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali per l’ipotesi di falsità in atti ed uso di atti falsi, e che pertanto Reti Medievali è esente da qualsiasi responsabilità di qualsivoglia natura, civile, amministrativa o penale, e sarà dall'autore tenuta indenne da qualsiasi richiesta o rivendicazione da parte di terzi.