Ritorno del fantastico
Nota su religiosità e visione in “Klara and the Sun” di Kazuo Ishiguro
Abstract
Klara and the Sun, il primo romanzo di Kazuo Ishiguro dal conferimento del Premio Nobel per la Letteratura nel 2017, fornisce un originale contributo alla letteratura sugli automi attraverso la tematizzazione della religiosità e del sacro. Per tale via il romanziere nippo-britannico instaura un confronto con la tradizione del genere fantastico, del quale è spia la fitta rete intertestuale che collega Klara and the Sun al racconto Der Sandmann di E. T. A. Hoffmann. Rispetto a questo antecedente, Ishiguro opera una rivalutazione della visione che gli consente di ricomporne le polarità, inverando il progetto di conciliazione di razionalità e irrazionalità soggiacente al genere fantastico.
Downloads
SigMa pubblica in internet, ad accesso aperto, con licenza:
CCPL Creative Commons Attribuzione |
L'autore conserva il copyright sul suo contributo, consentendo tuttavia a chiunque "di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare l'opera", purché siano correttamente citati l'autore e il titolo della rivista. L’autore, al momento della proposta di pubblicazione, è inoltre tenuto a dichiarare che il contenuto e l’organizzazione dell’opera è originale e non compromette in alcun modo i diritti di terzi, né gli obblighi connessi alla salvaguardia di diritti morali ed economici di altri autori o di altri aventi diritto, sia per testi, immagini, foto, tabelle, sia per altre parti di cui il contributo può essere composto. L’autore dichiara altresì di essere a conoscenza delle sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali per l’ipotesi di falsità in atti ed uso di atti falsi, e che pertanto Reti Medievali è esente da qualsiasi responsabilità di qualsivoglia natura, civile, amministrativa o penale, e sarà dall'autore tenuta indenne da qualsiasi richiesta o rivendicazione da parte di terzi.