Io, Minotauro. Note su religione, sacro e finzione tra Bataille, Leiris, e Zanzotto

  • Massimo Palma Università Suor Orsola Benincasa

Abstract

Il contributo intende costruire un percorso interno alle nozioni di ‘religione’ e di ‘sacro’ nell’ambito del pensiero e della scrittura di Michel Leiris e Georges Bataille tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento. Il percorso prende le mosse dalla loro premessa teorica, vale a dire la ricerca socio-etnologica di Emile Durkheim su Le forme elementari della vita religiosa (1912), e dalle definizioni di ‘sacro’ e ‘religione’ che vi sono contenute. Sulla scorta di alcune notazioni di Andrea Zanzotto, traduttore negli anni Sessanta e Settanta sia di Leiris (Età d’uomo) sia di Bataille, il contributo ricostruisce l’idea della prestazione autobiografica e della narrazione di sé come operazione ‘sacra’ che riprende i caratteri durkheimiani del sacro e connota il racconto di una vita come ‘religiosa’. All’interno dell’opera di Bataille e di Leiris viene approfondito in particolare il comune richiamo alla diade mitologica di ‘labirinto’ e ‘Minotauro’, usata da entrambi, in forme diverse, per determinare il carattere sacro della narrazione dell’io e le lacune, le faglie della scrittura di sé come regione poetica incerta in cui il precipitato finzionale dell’autobiografia si radica non nell’io ma in una sua condizione di esposizione alla separatezza delle proprie esperienze una volta relegate nel passato. Il contributo termina con una digressione sul recupero della nozione ‘autobiografica’ del Minotauro in due diversi componimenti di Andrea Zanzotto, La madre-norma (1968) e il Sonetto infamia e mandala (1978), entrambe dedicate a Franco Fortini.

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Biografia dell'Autore

Massimo Palma, Università Suor Orsola Benincasa

Massimo Palma è professore associato di filosofia politica all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Studioso del pensiero e della letteratura tedesca e francese del Novecento, ha scritto monografie su Walter Benjamin (Benjamin e Niobe, Editoriale Scientifica 2008), Eric Weil (Studio su Eric Weil, Unisob 2008) e Alexandre Kojève (Politica e diritto in Kojève. Esilio sulla via maestra, Editoriale Scientifica 2012), lo studio Foto di gruppo con servo e signore. Mitologie hegeliane in Koyré, Strauss, Kojève, Bataille, Weil, Queneau (Castelvecchi 2017), e il saggio I tuoi occhi come pietre. Trauma e memoria in W.G. Sebald, Paul Celan, Charlotte Salomon (Castelvecchi 2020). Ha curato opere di Max Weber (Economia e società, Donzelli 2003-2018), Walter Benjamin (Senza scopo finale; Esperienza e povertà, Castelvecchi 2017 e 2018) e Georges Bataille (Piccole ricapitolazioni comiche, Aragno 2015), Georg Heym (Umbra Vitae, Castelvecchi 2020); Fredric Jameson (Dossier Benjamin, Treccani 2022).

Pubblicato
2022-11-28
Come citare
PalmaM. (2022). Io, Minotauro. Note su religione, sacro e finzione tra Bataille, Leiris, e Zanzotto. SigMa - Rivista Di Letterature Comparate, Teatro E Arti Dello Spettacolo, (6), 87-105. https://doi.org/10.6093/sigma.v0i6.9488