Napoli città-porto | Strategie per una nuova integrazione dello spazio urbano portuale

  • Marica Castigliano Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Parole chiave: Rigenerazione urbana, waterfront, spazio pubblico, città protuale

Abstract

L’importanza del recupero del waterfront all’interno delle strategie economiche, sociali ed ambientali della città contemporanea mette in luce la nota e complessa tematica del rapporto tra città e porto: il porto è territorio specializzato e separato dai flussi ordinari di una città che riesce sempre meno a pervenire sul mare. Si propone dunque un nuovo approccio al tema che riesca a coniugare il carattere specializzato dell’infrastruttura portuale alla necessità di restituire alla città il contatto con il mare, tutelandone l’identità marittima e garantendo la realizzazione di luoghi urbani in cui la commistione tra funzioni differenti diventi elemento caratterizzante e valore aggiunto nelle aree costiere oggetto di trasformazione.
Le analisi svolte e la strategia progettuale proposta per il caso studio di Napoli, non si limitano ad operare sul bordo ma mettono in discussione la logica di un sistema portuale rigido ed introverso permettendo l’integrazione tra lo spazio della città e lo spazio portuale mediante il disegno di spazi pubblici, paesaggi ibridi, in cui città, porto ed acqua diventino parti di un unico sistema.
Il carattere paesaggistico del waterfront, l’integrazione tra spazio urbano e spazio portuale, la definizione di luoghi pubblici come spazi ibridi, l’efficienza del sistema portuale e una duplice lettura trasversale e longitudinale del sistema città-porto divengono materiali del progetto che, messi in relazione alle trasformazioni territoriali in atto, conducono alla configurazione spaziale dell’intervento di rigenerazione urbana. L’articolo è una sintesi della tesi di Laurea dal titolo «Napoli città-porto. Strategie per una nuova integrazione dello spazio urbano portuale» sviluppata nell’anno accademico 2012/2013 presso il Dipartimento di Architettura della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base dell’Università degli Studi d i Napoli “Federico II” in collaborazione con l’Istituto di Ricerche sulle Attività Terziarie (IRAT) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). La tesi di Laurea è stata elaborata con il docente relatore Prof. Arch. Michelangelo Russo, professore straordinario di urbanistica presso l’Università di Napoli, e con la correlazione del Prof. Arch. Massimo Clemente, dirigente di ricerca del CNR IRAT.

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Pubblicato
2014-07-31