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Il ruolo del verde rientra nel paradigma disciplinare delle infrastrutture verdi e blu, alla cui costruzione contribuiscono le soluzioni basate sulla natura, volte a mantenere e rafforzare i servizi ecosistemici forniti dal suolo. I materiali verdi nelle aree urbane sono utilizzati secondo quattro configurazioni: puntuale (alberi o arbusti isolati), lineare (siepi, filari, ecc.), massiccia (gruppi di alberi), areale (tappeti erbosi, tetti verdi, ecc.), non solo a seconda della funzione a cui rispondono, ma anche commisurando lo spazio disponibile, l'altezza e la distanza dalle strutture prospicienti, il portamento e il fogliame, al fine di non arrecare danni all'intorno urbano, creando un ostacolo al passaggio o un ombreggiamento indesiderato. L'obiettivo progettuale è cercare di misurare (attraverso indicatori fisici, geometrici e vegetazionali) le prestazioni del Verde Urbano (permeabilità, prati a siepe, arbusti, alberi a basso - medio - alto fusto) rispetto a una serie di funzioni (ombreggiamento, permeabilità, produzione di ossigeno O2, assorbimento di anidride carbonica CO2 e di inquinanti, isolamento acustico, creazione di habitat urbani e micro-corridoi ecologici urbani per promuovere la biodiversità, effetto frangivento, divisione degli spazi, isolamento visivo, ecc.) L'approccio è traguardato dal punto di vista della pianificazione urbanistica, senza trascurare il contributo di figure di altre importanti discipline (ecologi, botanici, biologi, forestali, ecc.). Un modello di questo tipo consentirebbe di analizzare e confrontare, attraverso la costruzione di diversi scenari, diversi progetti, individuando le migliori soluzioni progettuali in termini di efficienza nell'uso di materiali verdi, in base alla capacità delle coperture del suolo di fornire determinati servizi ecosistemici.
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Dibattiti, convegni, interviste e conferenze
Ambito scientifico e Comitato Scientifico Internazionale
TRIA (ISSN 2281-4574) è una rivista internazionale (fondata nel 2008), indicizzata in Web of Science e abilitata alla classe A dall’ANVUR, incentrata sulle tematiche della pianificazione e della progettazione urbanistica inserite nel più ampio contesto delle scienze naturali e di quelle sociali interessanti la processualità insediativa. Programmata con periodicità semestrale, accoglie nel comitato scientifico esclusivamente personalità emergenti delle principali università degli studi e centri di ricerca italiani e internazionali (Brescia, Chieti-Pescara, CNR IRISS, CNRS ESPACE, Ferrara, Matera, Napoli, Palermo, Parma, Potenza, Reggio Calabria, Roma, Salerno, Torino, Trento, Trieste, Udine, Argentina, Francia, Germania, Messico, Portogallo, Regno Unito, Romania, Russia, Spagna, USA).
Valutazione delle submission e peer review
Tutti gli articoli vengono valutati in una prima fase dagli editor, i quali possono decidere di rifiutare l'articolo, perché considerato non sufficientemente originale o al di fuori delle finalità e dell'ambito della rivista. Gli articoli che soddisfano questi criteri minimi vengono inoltrati ad almeno due esperti per iniziare la fase revisione. Questa rivista impiega la doppia revisione cieca, in cui i referee e gli autori restano anonimi per tutto il processo.