Riqualificazione del waterfront tra modelli internazionali e radicamenti locali. Il caso di Castellammare di Stabia.

  • Francesco Domenico Moccia Università degli Studi Federico II di Napoli
Parole chiave: Progetti di waterfront, deindustrializzazione, pianificazione strategica

Abstract

I progetti di waterfront si stanno sviluppando in tutto il mondo per la deindustrializzazione e i cambiamenti nelle tecnologie dei trasporti marittimi. La circolazione delle informazioni, unita alle necessità di marketing hanno contribuito ad affermare un modello internazionale provocando la tentazione in quelli che arrivano dopo di imitare soluzioni di successo belle pronte.
Non volendo seguire questa tendenza, nel caso di Castellammare di Stabia, il gruppo di ricerca da me coordinato, perseguì lo scopo di evitare i pregiudizi e cercare le proposte per la trasformazione nella situazione locale.
Per raggiungere questo obiettivo si sono seguiti i seguenti percorsi: 1) la storia urbana, per comprendere come la città attuale è il prodotto degli sforzi di una comunità nei tempi lunghi; 2) le cause delle crisi e le politiche pubbliche attuate per affrontare i problemi; 3) l’analisi delle potenzialità e delle difficoltà dell’ambiente locale in un processo di pianificazione strategica.
Nella prima parte dell’articolo si sottolineano i maggiori eventi che hanno determinato la organizzazione spaziale del sito, identificando una struttura territoriale, in contrasto con un processo di cambiamento. La seconda parte discute l’efficacia di una politica basta su progetti isolati, rivendicando la necessità di un piano strategico complessivo. La sua visione assume la cornice delle buone pratiche, ma si radica localmente. L’esperienza di pianificazione di Castellammare può contribuire alla definizione di una metodologia rivolta alla difesa ed allo sviluppo dell’identità locale.

 

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Pubblicato
2014-07-31