Resilienza e sicurezza nei centri urbani minori a forte connotazione storica

  • Antonella Mamì Università degli Studi di Palermo
Parole chiave: Resilienza, vulnerabilità sismica, piccoli centri urbani, retrofit, miglioramento strutturale

Abstract

La resilienza della città storica, misurata dagli eventi rispetto a calamità naturali e fenomeni emergenziali, si presenta spesso al di sopra di qualunque aspettativa. Soprattutto quando principio insediativo, trasformazioni consequenziali a calamità e ridondanze hanno di fatto aumentato la coping capacity e la capacity of response del costruito storico rendendole elevate e di significato.

Nonostante ciò la necessità di implementazione di nuove qualità, nell’ottica di riappropriazione dei patrimoni urbani disseminati nel territorio e spesso abbandonati o poco popolati, pone il bisogno di retrofit, manutenzione e misure gestionali che incrementino sicurezza e resilienza. Potendosi indubbiamente tradurre anche come maggiore vivibilità e appetibilità ovvero come effettiva possibilità di riuso e ripopolamento.

Si propongono i primi esiti di studi effettuati su centri minori, campioni significativi di un patrimonio nazionale consistente, che hanno lo scopo di esplorare aspetti metodologici a partire dall’analisi del costruito storico e del tessuto urbano (analisi funzionale e delle tipologie edilizie, consistenza del patrimonio costruito con riguardo alle tipologie costruttive, alle caratteristiche di vulnerabilità, alla concreta accessibilità e mobilità potenziale), dall’analisi di sensitività con la previsione di scenari di rischio sino alla configurazione di proposte di prevenzione, di piani di gestione delle emergenze e dei rischi e con l’individuazione di opere di incremento prestazionale (sicurezza e mobilità in condizioni di stress) compatibili e congruenti con l’esistente.

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Pubblicato
2015-12-30