http://www.serena.unina.it/index.php/tria/issue/feed Territorio della Ricerca su Insediamenti e Ambiente. Rivista internazionale di cultura urbanistica 2024-01-02T15:45:19+00:00 antonio acierno antonio.acierno@unina.it Open Journal Systems <p>TRIA è una rivista internazionale a&nbsp; circuito internazionale, incentrata sulle tematiche della pianificazione e della progettazione urbanistica spazianti nel più ampio contesto delle scienze della terra e di quelle sociali interessanti la processualità insediativa.<br>La rivista propone sperimentazioni progettuali e pianificatorie maturate all’interno delle strutture universitarie e nelle istituzioni amministrative, deputate al governo della conservazione e delle trasformazioni del territorio.</p> <p><strong>La rivista è stata accreditata dall'ANVUR nell'elenco delle riviste di classe A dal 2018</strong></p> <p>&nbsp;</p> http://www.serena.unina.it/index.php/tria/article/view/10602 Città sostenibile, una definizione in continua evoluzione 2023-12-22T18:00:22+00:00 Antonio Acierno antonio.acierno@unina.it <p>Sustainable city, an ever-changing&nbsp;definition</p> 2023-12-20T14:51:44+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/tria/article/view/10589 Definizione di scenari progettuali futuri per la Sopraelevata di Genova. Un’overview di green infrastructures 2024-01-02T15:45:19+00:00 Daniele Soraggi daniele.soraggi@edu.unige.it Valentina Costa valentina.costa@edu.unige.it Ilaria Delponte, Italia ilaria.delponte@unige.it <p>L’obiettivo di questo lavoro è quello di trovare delle linee guida per la riprogettazione di un’infrastruttura urbana in un’infrastruttura verde. Attraverso la formulazione di un abaco di casi migliori di rigenerazione urbana e di infrastrutture sostenibili, è possibile estrarre un insieme di parametri condivisi di pianificazione architettonica, urbana e della mobilità, per sapere come progettare un’IG all’interno di uno spazio urbano limitato. Il caso studio della Sopraelevata di Genova rappresenta un’opportunità per focalizzare l’attenzione sulla valutazione del ciclo di vita del patrimonio infrastrutturale.</p> 2023-12-19T18:21:33+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/tria/article/view/10590 Ridurre la vulnerabilità climatica del paesaggio tramite processi di coevoluzione locale 2024-01-02T15:45:17+00:00 Luciano De Bonis luciano.debonis@unimol.it Giovanni Ottaviano giovanni.ottaviano@unimol.it <p>Il contributo esplora l’ipotesi che la riattivazione di processi localizzati di interazione coevolutiva tra uomo e ambiente sia fondamentale per ridurre la vulnerabilità ai cambiamenti climatici del patrimonio architettonico, inteso in senso lato come ‘ambiente culturale costruito’, ma anche come ‘paesaggio’. Tramite l’analisi di due casi di studio, Xochimilco in Messico e Tamera in Portogallo, il paper mira a identificare e reinterpretare quei tipi di Nature-based Solutions in grado di creare, mantenere e ripristinare interi sistemi socio-ecologici, fornendo contemporaneamente benefici ambientali, sociali ed economici, e migliorando così in definitiva la resilienza del paesaggio attraverso interventi integrati basati sulle risorse locali.</p> 2023-12-19T18:37:21+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/tria/article/view/10591 Rigenerazione urbana e neutralità climatica: un’esperienza di progettazione per il quartiere Navile a Bologna 2024-01-02T15:45:16+00:00 Moreno Di Battista antonio.acierno@unina.it Filippo Morescalchi antonio.acierno@unina.it Samuele Garzone antonio.acierno@unina.it Claudia de Luca antonio.acierno@unina.it Benedetta Baldassarre antonio.acierno@unina.it Marianna Pagano antonio.acierno@unina.it <p>irca il 60% della popolazione mondiale vive in città, le quali hanno un ruolo cruciale nel raggiungimento degli obiettivi globali di sviluppo sostenibile, nella lotta ai cambiamenti climatici e nella transizione energetica.<br>In questo contesto, questo contributo propone una metodologia di valutazione della neutralità climatica, applicando il metodo proposto al quartiere Navile nella città di Bologna. Lo nasce dal fatto che la città di Bologna è stata selezionata, all’interno di un bando della Commissione Europea, tra le 100 città che si propongono di diventare neutrali entro il 2030. La metodologia presentata è stata costruita a partire dal framework dei servizi ecosistemici, considerando come indicatore di neutralità climatica il servizio di regolazione climatica, ed analizzando domanda ed offerta di emissioni e stoccaggio di CO2. L’analisi della domanda di CO2 considera le emissioni prodotte dagli edifici, dai trasporti e la mobilità, i processi industriali, l’illuminazione pubblica e i rifiuti, mentre la valutazione dello stoccaggio considera la capacità di assorbimento dell’infrastruttura verde presente nell’area. Dalla valutazione di emissioni e stoccaggio è stato quindi ottenuto l’attuale bilancio di CO2 dell’area, a partire dal quale sono state identificate possibili soluzioni progettuali che vanno a mirare ad una riduzione delle emissioni e ad un aumento dello stoccaggio, proponendo azioni che potessero essere resilienti nel tempo.</p> 2023-12-19T18:58:54+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/tria/article/view/10598 Le Nature-Based Solutions per aumentare la resilienza degli ecosistemi urbani 2024-01-02T15:45:14+00:00 Barbara Bertoli antonio.acierno@unina.it Clelia Cirillo antonio.acierno@unina.it <p><br>Per le città contemporanee sempre più esposte a diversi tipi di danni ambientali che vanno dai cambiamenti climatici ai disastri shock globali è determinante sostenerne la resilienza mirando a rigenerare i contesti territoriali e urbani dove le problematiche sociali, ambientali ed economiche ne affliggono la vivibilità. Questi scenari urbani fanno parte di un’era geologica definita Antropocene caratterizzata non più da fattori naturali ma da quelli antropici, dove alla specie umana sono attribuite le cause delle modifiche territoriali, biologiche e climatiche del pianeta. Le misure per contrastare il degrado ambientale sono da ricercarsi in metodologie e soluzioni green mirate a perseguire obiettivi di resilienza urbana, integrando le Nature-Based Solutions nei tradizionali strumenti urbanistici così da ristabilire l’equilibrio tra gli ecosistemi urbani e quelli naturali. Il raggiungimento dell’ambizioso obbiettivo che si è posto l’Unione Europea di diventare neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio entro il 2050 richiederà non solo una trasformazione dei nostri sistemi energetici e di trasporto ma anche misure in tutta l’economia, nonché sforzi per sfruttare il potenziale della natura per contribuire sia a mitigare i cambiamenti climatici sia a migliorare la resilienza delle nostre città adottando approcci multidisciplinari. Questo contributo mira a proporre una disamina delle strategie ed approcci “green” per la rigenerazione trasformazione della città.</p> 2023-12-19T19:15:57+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/tria/article/view/10599 Port Waterfront. Space in Transition 2024-01-02T15:45:13+00:00 Matteo Di Venosa matteo.divenosa@unich.it <p>Il waterfront portuale è uno spazio d’interazione tra le comunità urbane, l’infrastruttura portuale e l’acqua. Non è un limite fisico; è al contrario, una frontiera, una zona di interscambio e di transizione dai molteplici valori e significati: luogo di riparo e di sicurezza, di ricchezza e di mercanzia, di integrazione territoriale ed identificazione sociale. <br>Il waterfront portuale è anche uno straordinario spazio narrativo. In letteratura come nell’immaginario cinematografico, l’area urbana di confine con lo scalo portuale viene descritta come uno luogo dinamico il cui valore emozionale si associa al movimento, al flusso continuo delle merci e delle persone. <br>Il waterfront della città-porto contemporanea ha cambiato scala e valori di qualità in relazione ad alcune interrelate dinamiche socio-economiche, tra cui quelle di metropolizzazione dei sistemi insediativi, clusterizzazione dei nodi portuali e, più in generale, di ristrutturazione dei sistemi produttivi ed evoluzione delle tecnologie di trasporto. <br>All’interno degli attuali scenari di cambiamento, il waterfront portuale è una interfaccia territoriale che funge da dispositivo per la mitigazione dei rischi imposti dalla crisi climatica ed ambientale in atto. <br>L’articolo esplora tale ultima prospettiva di ricerca osservando il caso di Taranto. <br>Il saggio sottolinea, inoltre, la necessità d’innovare i quadri descrittivi e progettuali, le governance e i processi decisionali consolidati, per tener conto della natura dinamica del porto e delle sue multilivello relazioni territoriali. </p> 2023-12-20T12:29:48+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/tria/article/view/10600 De-sealing, recupero del suolo e (ri)attivazione dei Servizi Ecosistemici: il ruolo degli interventi di rigenerazione delle grandi aree dismesse nei territori urbani 2024-01-02T15:45:11+00:00 Emanuele Garda emanuele.garda@unibg.it Alessandro Marucci alessandro.marucci@univaq.it Federico Falasca federico.falasca@graduate.univaq.it <p>&nbsp;</p> <p>Il recupero del suolo e delle sue caratteristiche precedenti ai processi di impermeabilizzazione rappresenta un tema complesso che non ha ancora incontrato un’adeguata trattazione nella riflessione e applicazione in materia di rigenerazione urbana. In un contesto nazionale dove la riforma dei saperi e della disciplina in campo urbanistico deve ancora trovare un accordo per la sua traduzione negli strumenti di pianificazione, le esperienze di riconversione di ambiti di grande dimensione seguono spesso logiche autonome. In questi casi opportunità e occasionalità sono di frequente i driver che delineano l’intero percorso urbanistico. Partendo dal processo di trasformazione che ha riconfigurato radicalmente l’area dell’ex Michelin di Trento, si propone una riflessione sulle azioni per la riqualificazione degli spazi delle città e, in particolare, su quelle interessate ad utilizzare la de-impermeabilizzazione dei suoli per favorire la formazione di nuove aree verdi e Nature-based Solutions (NbS). Il lavoro si sofferma pertanto sulla restituzione del processo di pianificazione e attuazione proposto per l’ex Michelin e su come il ricorso a tecniche ascrivibili a NbS si sia configurato come l’occasione per attivare o ripristinare alcuni Servizi Ecosistemici. Inoltre, il lavoro propone uno spunto di riflessione su come le nuove tecniche di valutazione dei SE possano contribuire, a varie scale, ad analizzare criticamente i risultati prodotti dagli interventi di rigenerazione urbana.</p> 2023-12-20T14:01:33+00:00 ##submission.copyrightStatement## http://www.serena.unina.it/index.php/tria/article/view/10601 Insediamenti e adattamento. Aspetti chiave nelle esperienze internazionali 2024-01-02T15:45:10+00:00 Federica Cicalese ing.cicalesefederica@gmail.com <p>Lo sviluppo sostenibile è una delle maggiori sfide per il futuro delle nostre città. I cambiamenti climatici si ripercuotono sulle città con fenomeni dalla frequenza e intensità sempre maggiori, con rilevanti impatti sui sistemi ambientali, sociali ed economici.<br>In quest’ottica, gli ecoquartieri sono essenzialmente progettati per rispondere a sfide che pongono l’accento soprattutto sulla complessità, agendo su aspetti quali, ad esempio, gli spazi verdi urbani, la mobilità, l’energia, la gestione delle acque e dei rifiuti. <br>Nel contesto contemporaneo emerge come sfida prioritaria per l’Urbanistica la gestione del processo di trasformazione resiliente della città, per il quale si richiede di sviluppare un approccio multidisciplinare.<br>In questo studio l’intento è di individuare, andando ad analizzare i progetti di esperienze nazionali ed internazionali, gli aspetti che caratterizzano questa tipologia di insediamento urbano.<br>L’analisi, basata su una revisione della letteratura esistente, permette di identificare i dispositivi e le strategie utilizzate per rispondere alle esigenze dei diversi quartieri.</p> 2023-12-20T14:40:51+00:00 ##submission.copyrightStatement##