WASTESCAPES IN PORT CITIES. NAPLES AND ROTTERDAM: A SPATIAL AND INSTITUTIONAL COMPARISON ON THE ROLE OF PORTS AS PROMOTERS OF CIRCULAR ECONOMY

  • LIbera Amenta Environmental Technology & Design, Department of Urbanism, Delft University of Technology, Faculty of Architecture and the Built Environment
  • Paolo De Martino Department of Architecture, Delft University of Technology, Faculty of Architecture and the Built Environment

Abstract

PAESAGGI DI SCARTO NELLE CITTÀ PORTUALI. NAPOLI E ROTTERDAM: UN’ANALISI SPAZIALE E ISTITUZIONALE SUL RUOLO DEI PORTI COME PROMOTORI DI ECONOMIA CIRCOLARE
Sommario
I porti hanno storicamente seguito un modello di crescita lineare a livello globale, accompagnata da processi quali espansione, delocalizzazione, abbandono, rigenerazione. Il concetto di circolarità – obiettivo che città e porti si propongono di raggiungere nel prossimo futuro – non è un argomento nuovo. Tuttavia, nonostante l’urgenza di raggiungere questo intento, la maggior parte delle città portuali non ha ancora compiuto seri passi in tale direzione. Al contrario, i porti contribuiscono sostanzialmente alla produzione di rifiuti e alla generazione di territori di scarto che definiremo wastescape. Nel presentare i due casi di Napoli, come città in attesa, e Rotterdam, come porto in transizione, l’articolo considera la rigenerazione circolare dei wastescape delle aree portuali come strategia innovativa per immaginare nuove forme di integrazione tra porto, città e il territorio metropolitano.
Parole chiave: paesaggi di scarto, città portuali, economia circolare

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Pubblicato
2018-12-31
Come citare
AmentaL., & De MartinoP. (2018). WASTESCAPES IN PORT CITIES. NAPLES AND ROTTERDAM: A SPATIAL AND INSTITUTIONAL COMPARISON ON THE ROLE OF PORTS AS PROMOTERS OF CIRCULAR ECONOMY. BDC. Bollettino Del Centro Calza Bini, 18(2), 159-180. https://doi.org/10.6092/2284-4732/6235