Dal 2012, cioè dall’anno della celebrazione del World Urban Forum da parte di UN-Habitat a Napoli, la Rivista BDC ha cercato di contribuire alla riflessione sulla “Città di cui abbiamo bisogno”, interpretando i processi urbanizzativi in atto e identificando possibili prospettive di ricerca, capaci di migliorare la qualità della vita nelle città. Ad esempio, già nel vol. 12 del 2012, veniva riportata la Dichiarazione sulla “città circolare”, a conclusione dei dibattiti tenutisi nel WUF (cfr. BDC, vol. 12, n. 1, 2012, pagg. 19-34). In un certo qual modo, i contributi della Rivista hanno collaborato nel lavoro di riflessione nel quadro delle attività della World Urban Campaign che poi nel 2015 hanno portato alla definizione dell’Obiettivo n. 11 della Agenda 2030: realizzare “città inclusive, resilienti, sicure e sostenibili”. Certamente, il dibattito internazionale su approcci, metodi e strumenti per realizzare concretamente l’Obiettivo n. 11 ed i relativi targets continua tutt’oggi ad essere molto vivace.

Come migliorare l’inclusione sociale nella città che vede crescere di anno in anno la frammentazione sociale al proprio interno, e quindi le disuguaglianze tra soggetti ricchi e moltitudine di marginali? Quale sostenibilità se manca il lavoro? Come garantire la resilienza nel cambiamento accelerato?

Pubblicato: 2018-12-31

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