Badanti e non solo. Voci e testimonianze dell'associazionismo straniero al femminile

  • Marta Amistà
Parole chiave: associazionismo, immigrazione, lavoro

Abstract

Le testimonianze di Svitlana Hryhorchuk e  Emilienne Bouampoundi Ouoba, due donne lontane per origine e progetto migratorio e vicine per il costante impegno nella difesa dei diritti dei migranti, rivelano la problematica condizione delle donne straniere immigrate nel napoletano. In un contesto quasi prettamente maschile, le donne all'interno delle associazioni pongono richieste ed esigenze diverse, relative innanzitutto alla condizione di genere. Per molte donne l'esperienza migratoria può diventare una preziosa occasione di emancipazione dal nucleo familiare tradizionalista e l'adesione a un'associazione può essere uno stimolo all'apertura.

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Biografia dell'Autore

Marta Amistà
Marta Amistà nel 2007/08 ha svolto il Servizio Civile Nazionale presso l'Ufficio Immigrati CGIL di Napoli. Nel 2010 ho conseguito la Laurea in Lettere Moderne presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II con tesi in Antropologia Culturale, dal titolo "Dalle reti migranti all'associazionismo straniero. Il caso di Afragola", relatore il professor Valerio Petrarca. Nel 2011 ha lavorato come formatrice in diritti di cittadinanza nel Progetto M'Mov-Migranti in Movimento dell'Ass. dei Rifugiati di Napoli. Per l' Ass. L.E.S.S. Onlus ho lavorato nel 2011 come operatrice nel progetto P.A.N.-Protezione e Accoglienza a Napoli sull'autonomia abitativa dei rifugiati politici, e a tutt'oggi lavoro come operatrice di integrazione nel progetto I.A.R.A.-Integrazione e Accoglienza Rifugiati e Richiedenti Asilo.
Pubblicato
2012-10-14
Come citare
AmistàM. (2012). Badanti e non solo. Voci e testimonianze dell’associazionismo straniero al femminile. La Camera Blu. Rivista Di Studi Di Genere, (6), 90-96. https://doi.org/10.6092/1827-9198/1244
Sezione
Femminismi postcoloniali e transnazionali