Soggetti emergenti raccoglie esperienze, sia storiche che riferite al presente, di transizione da condizioni di subalternità e alienazione all’affermazione di soggettività, nella forma di iniziative autonome e di elaborazione di analisi e discorsi capaci di dar voce a un sé prima silente.La prospettiva di genere è presente in ciascuno dei testi presentati, sia che si parli (come nei contributi di Botti, Amistà, Cimbalo, Pelizzari) di movimenti e organizzazioni specificamente femminili, sia che un ruolo protagonista delle donne emerga nell’ambito delle comunità analizzate (Sgueglia, Zito). Al tema del “divenire soggetti” fa riferimento anche il report dell’associazione LBS su un incontro di studi dedicato alla educazione e alla pedagogia di genere. Nella vicenda esistenziale di Marie Cardinal analizzata da Lamagna è la scrittura a consentire l’emergere della soggettività e a divenire strumento di libertà interiore. Vanke sottolinea il valore terapeutico della narrazione, grazie alla quale i reduci russi della guerra afghana del 1979-89 si riappropriano di una memoria precedentemente inscritta solo nei loro corpi. Completano il volume la recensione di Catarzi di uno studio di Claudia Montepaone sulle filosofe pitagoriche, la “rilettura” di Lamarra di un libro che rievoca l’esperienza di formazione di alcune protagoniste della cultura femminista degli anni Settanta, e la rubrica L'evidenziatore, dedicata in questo numero alle precarie e ai precari della conoscenza.
Pubblicato:
2012-10-11