Language, Rhetoric and Reformation in Bernardino Ochino’s <i>Prediche</i> ([Geneva, Jean Gérard], 1542)
Abstract
Bernardino Ochino da Siena, vicario generale dei frati cappuccini, aderì alla Riforma e lasciò l'Italia nel 1542. Dopo aver raggiunto Ginevra nel medesimo anno, pubblicò un libro di Prediche insieme ad altre opere. Le prediche sono indirizzate ai lettori italiani, probabilmente nell’intento di promuovere l’affermazione delle idee riformate nella Penisola) e mostrano un certo influsso dell'Institutio Christianae Religionis di Calvino. Sebbene mai recitati, i sermoni di Ochino presentano tutti i tratti tipici del genere a cui dovrebbero ricondursi: deissi personale, frasi esclamative e interrogative e iterazioni. Mostrano inoltre un tratto retorico caratterizzante, l'uso frequente della correctio. Piuttosto che essere legata all’opposizione critica di Ochino alla Chiesa cattolica, tale figura dipende dal suo modo di argomentare, sia prima sia dopo il passaggio alla Riforma.