«Assettando i vicari per le terre». Il governo delle città nel progetto politico di Enrico VII
Main Article Content
Abstract
Nel 1311, Enrico VII tenta di controllare l’Italia settentrionale ponendo propri vicari nelle città. La maggior parte degli ufficiali imperiali, tuttavia, viene scelta fra i nobili delle campagne, che non sono in grado di governare con efficacia. In particolare, a Milano e nelle città confinanti vengono posti vicari originari della Francia e della Savoia, privi di legami con il mondo comunale. Le scarse qualità dei vicari, causano tumulti e rivolte e portano alla crisi del governo di Enrico in area lombarda.
Downloads
Article Details
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.
RM Rivista pubblica in internet, ad accesso aperto, con licenza:CCPL Creative Commons Attribuzione |
L'autore conserva il copyright sul suo contributo, consentendo tuttavia a chiunque "di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare l'opera", purché siano correttamente citati l'autore e il titolo della rivista. L’autore, al momento della proposta di pubblicazione, è inoltre tenuto a dichiarare che il contenuto e l’organizzazione dell’opera è originale e non compromette in alcun modo i diritti di terzi, né gli obblighi connessi alla salvaguardia di diritti morali ed economici di altri autori o di altri aventi diritto, sia per testi, immagini, foto, tabelle, sia per altre parti di cui il contributo può essere composto. L’autore dichiara altresì di essere a conoscenza delle sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali per l’ipotesi di falsità in atti ed uso di atti falsi, e che pertanto Reti Medievali è esente da qualsiasi responsabilità di qualsivoglia natura, civile, amministrativa o penale, e sarà dall'autore tenuta indenne da qualsiasi richiesta o rivendicazione da parte di terzi.