La natura delle nazioni. Lombardi e tedeschi nelle relazioni politiche di uno stato regionale
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Abstract
La tesi dell’articolo è che nella Lombardia sforzesca, nel corso del Quattrocento, sia cresciuta l’attenzione per la classificazione etnica dei luoghi e delle persone: denominazioni nazionali, impiegate non di rado in modo neutro ma presto con un’esasperazione dei tratti negativi, associati a uno stato di barbarie, ricorrono nel carteggio di stato. Questo lessico proietta così la relazione politica su uno sfondo dal carattere non solo consuetudinario, ma naturale, perché per natura la persona apparteneva a quella che si denominava una natione e perché sempre dalla natura si facevano derivare le caratteristiche salienti di quest’ultima. L’ipotesi è che tale mutamento sia connesso a processi culturali generali, ma soprattutto a decisive trasformazioni politiche intervenute nel XV secolo: il rafforzamento di un orizzonte diplomatico di scala italiana, con la costituzione della Lega italica, il deterioramento dei rapporti fra lo stato di Milano e i vici- ni svizzeri e grigioni, e, di particolare rilievo, le nuove strategie di legittimazione dell’autorità centrale mediante la riconfigurazione ideologica del rapporto di obbedienza, stabilizzando un potere sui sudditi tanto poco negoziabile quanto si vuole lo sia la natura.
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