Per la storia della circolazione monetaria nell’Italia nord-occidentale tra l’XI e la prima metà del XII secolo. La testimonianza delle fonti documentarie
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Abstract
Sulla base delle evidenze offerte dalle fonti documentarie il saggio indaga la circolazione monetaria nel Piemonte settentrionale e nell'Astigiano tra XI e prima metà del XII secolo. Viene individuato un ricco quadro di scansioni temporali e di aree di diffusione di denari d’argento di conio specifico (in quanto monete reali e/o di conto). Da un periodo, corrispondente alla prima parte dell’XI secolo, in cui si riscontra la diffusione in alcune delle zone studiate (per altre i documenti tacciono) dei denari battuti a Pavia e a Milano già allora, come è noto, disallineati tra loro, si passò, a partire dagli ultimi decenni dello stesso secolo, a una fase di vivaci movimenti monetari. Da occidente penetrò una specie transalpina, il denaro del Poitou, già decisamente più debole nell’intrinseco delle due monete sopra citate, mentre, a partire dalla fine dell’XI secolo, i denari pavesi e milanesi subirono due successivi indebolimenti, diffondendosi in alcune delle aree che interessano secondo dinamiche complesse che le fonti studiate consentono di intravedere. Al temine del periodo studiato si registrano alcuni fatti decisamente nuovi rispetto alla storia monetaria passata: a occidente si diffuse una moneta signorile, il denaro battuto per i conti di Savoia nella zecca di Susa, mentre nell’Astigiano si affermò la moneta comunale di Asti.
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