La Metodologia Embodied per le disabilità sensoriali
Abstract
Nell’ambito del Corso di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità[1] e in particolare nell’insegnamento di Didattica Speciale e apprendimento per le disabilità sensoriali[2] si è introdotto l’approccio Embodied alla cognizione (Pfeifer & Bongard, 2007) come matrice di una metodologia attraverso cui formare i futuri insegnanti di sostegno a farsi corpo-docente-mobile (D’Ambrosio, 2016). Recuperando la centralità della qualità senso-motoria dell’attività di apprendimento (Berthoz, 1997), il percorso ha proposto in forma esperienziale ai futuri insegnanti di sostegno alcuni strumenti teorico-pratici per affinare l’osservazione e l’ascolto ed essere in grado di progettare e realizzare ambienti di apprendimento capaci di attivare e potenziare le interazioni nell’intero ambiente-gruppo-classe.
Farsi corpo-docente-mobile è l’obiettivo cui vengono chiamati gli specialisti dell’apprendimento perché intendano il sostegno agli alunni disabili come occasione di innovazione metodologica da attivare nell’intero sistema-classe, per governare un più complesso processo del divenire-formare-formarsi. Il corpo-docente-mobile incarna e dunque trasferisce in pratica una pedagogia attiva, fondata sulla dimensione estetica della formazione e in particolare sulla cinetica e la tattilità, e si fa capace di dare forma ad ambienti di apprendimento ‘generativi’: più ‘intelligenti’ perchè ‘adattivi’ e ‘responsivi’, spazi multiagente e sistema-dati intercodice dove l’interazione può realizzarsi in differenti modalità ed estendere/mutare il cognitivo di chi forma e di chi si forma. In particolare il percorso si è focalizzato sull’osservazione e l’ascolto come competenze-chiave del corpo-docente chiamato al sostegno degli alunni con disabilità, perché proprio l’osservazione e l’ascolto in azione potessero essere condizione per progettare in situazione interventi didattici efficaci per bisogni ‘speciali’ e per l’intero gruppo-classe.
Per attivare processi di Skill Assessment (valutazione delle competenze) del corpo-docente riferiti in particolare all’osservazione e all’ascolto, il percorso ha proposto un modulo di autovalutazione con la DanzaMovimentoTerapia (Diamare, 2016). Tale spazio esperienziale di embodied education[3], consente di esplorare modalità di apprendimento basate sull’inclusione attiva della disabilità/diversità nel gruppo classe. È stata utilizzata la Scheda Diade rev.3[4] di Lettura del Movimento (Diamare, 2014) per l’autovalutazione ex ante/ex post del proprio controtransfert motorio e relazionale, ovvero come strumento di monitoraggio di una inter-azione consapevole.
L’articolo presenta sinteticamente la metodologia di riferimento e l’analisi dei dati riferiti a 139 futuri insegnanti di sostegno divisi in due gruppi, da cui emerge che è migliorata la capacità di esplorare creativamente la relazione con sé stessi e con l’altro attraverso il movimento in modo controllato e consapevole.
[1] Realizzato presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli nell’anno accademico 2015-2016.
[2] Insegnamento della prof. Maria D’Ambrosio che ha affidato un modulo alla dott. Sara Diamare (già referente con Maria D’Ambrosio di un Protocollo d’intesa tra Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e l’Azienda Sanitaria Locale Napoli 1 Centro; protocollo che vede le due istituzioni condividere attività di ricerca riferite alla embodied education e allo studio e sperimentazione di metodologie che utilizzano le arti performative per generare e promuovere benessere individuale e sociale).
[3] Embodied education è anche il nome del gruppo di ricerca fondato e diretto da Maria D’Ambrosio che dall’aprile 2018 ha attivato un laboratorio di ricerca studio e sperimentazione a Casa Morra, grazie ad un accordo tra il gruppo di ricerca e quindi la Cattedra di Pedagogia della Comunicazione della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e la Fondazione Morra.
[4] La Scheda Diade® - Lettura del Corpo e del Movimento di Paola de Vera d’Aragona e Sara Diamare consente di registrare caratteristiche posturali, espressive e morfologiche delle diverse parti del corpo e del movimento. Ai fini della valutazione cinetica è stata qui utilizzata la Scheda DIADE rev.3 in una riduzione ad 8 items (Diamare, 2015) durante il modulo di osservazione ascolto con la DanzaMovimentoTerapia.
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Copyright (c) 2019 Maria D’Ambrosio, Sara Diamare, Rita Furia, Bianca Nappi, Claudia Ruocco, Marina Salerno

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