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Lista di controllo per la predisposizione di una proposta

Durante la procedura di trasmissione di una proposta, gli autori devono verificare il rispetto dei seguenti requisiti; la submission potrebbe essere rifiutata se non aderisce a queste richieste.
  • La submission non è stata precedentemente pubblicata, né proposta a un'altra rivista (oppure si fornisce una spiegazione all'editor nei commenti).
  • Il file di submission è in un formato OpenOffice, Microsoft Word, RTF, o WordPerfect.
  • Dove possibile, sono stati fornite le URL dei riferimenti
  • Il testo degli articoli ha spaziatura singola; usa un font 12 punti (10 per le recensioni); impiega il corsivo invece della sottolineatura (eccetto con gli indirizzi URL); e tutte le illustrazioni, figure, e tabelle sono posizionate all'interno del testo nei punti appropriati, piuttosto che alla fine.
  • Il testo aderisce alle richieste stilistiche e bibliografiche riassunte nelle linee guida dell'autore, che si trova nella pagina di informazioni sulla rivista.
  • Se si sta facendo la submission a una sezione peer-reviewed della rivista, seguire le istruzioni su Come assicurare una revisione cieca.

Linee guida per gli autori

I contributi per la pubblicazione, corredati di abstract in italiano e in inglese (di ca 500 battute), vanno inviati al seguente indirizzo di posta elettronica: scholasalernitana@unisa.it o caricati direttamente sulla piattaforma, previa registrazione e secondo le modalità previste nella Lista di controllo (si veda anche la sezione Informazioni per gli autori sulla Homepage della Rivista).

NORME REDAZIONALI 

Caratteri e impostazione della pagina

Font: Times New Roman, corpo 12 per il testo, corpo 10 per le note e per citazioni estese all’interno del testo.

Interlinea singola.

Il titolo di eventuali partizioni del testo (introduzione, paragrafi, conclusioni) va riportato in corsivo preceduto da cifra arabica in tondo seguita da punto (1. Introduzione).

Immagini, tavole e grafici dovranno essere contrassegnati da un numero romano progressivo preceduto da Fig. (es.: Fig. I). Seguiranno le referenze di collocazione e/o eventuali didascalie esplicative.

Per il testo

1. Una o più parole in latino, greco o in altra lingua in alfabeto latino diversa da quella dell’articolo vanno riportate in corsivo.

2. Frasi o passi tratti da fonti o da opere di altro Autore, indipendentemente dalla lingua usata, vanno compresi tra virgolette caporali («  »). Le citazioni lunghe più di tre righe vanno riportate da capo, in corpo 10, sempre comprese tra caporali. Negli altri casi utilizzare “ ”; parti di citazioni omesse sono indicate tra parentesi quadre: […].

3. Il rinvio alla nota (numerata progressivamente e disposta sempre a piè di pagina) va collocato prima del segno di punteggiatura e in cifra arabica (es.: Medioevo1.)

Per la Bibliografia finale

La bibliografia finale, ordinata alfabeticamente, prevede il riferimento bibliografico completo come di seguito indicato, preceduto dalla relativa forma abbreviata (da utilizzarsi nelle note a piè di pagina) costituita dal cognome dell’autore (in tondo) seguito da virgola e da una più parole del titolo. Es.: Cilento, titolo = N. Cilento, titolo titolo titolo, luogo data di pubblicazione (collana, X). In caso di nome doppio le iniziali NON vanno separate da spazio, es.:  G.C. Argan. È possibile fare ricorso ad un elenco di sigle o abbreviazioni quando il loro uso è particolarmente ricorrente.

A)      Autore/Curatore

1. In presenza di più autori/curatori si usi per la separazione il trattino lungo.

2. Se il numero degli autori è superiore a tre, si riporta il riferimento al primo autore (in tondo) seguito da [et al.]L’eventuale indicazione del curatore, del prefatore ecc., posta di seguito al titolo, è preceduta dalle formule d’uso “a cura di”, “ed. by”, “hrsg” ecc.), etc. Es.: Primo Autore [et. al], Titolo, a cura di Nome puntato e Cognome del curatore. Si eviti di riportare la sigla AA.VV.

3. Nel caso di autore antico o medievale riportato in genitivo sul frontespizio dell’edizione citata non si ponga la virgola tra autore e titolo.

B)      Titolo

1. Il titolo va riportato in minuscolo corsivo, separato dal nome dell'Autore con una virgola.

2. Il titolo di rivista, preceduto da “in”, va compreso tra caporali, es.: Titolo, in «Studi Medievali»; seguono il numero di annata in cifre romane, il numero del fascicolo in cifre arabiche, l'anno tra parentesi tonde, le pagine. Es.: Titolo, in «Studi medievali», IV, 2 (1963), pp. x; per altri tipi di numerazione e per il numero di serie si seguirà il frontespizio della rivista.

3. Nella citazione di Atti di congressi, Settimane, Simposi, Colloqui, Seminari di studi e altro si adotti il seguente criterio: Autore, Titolo, in titolo del volume, luogo e data del Congresso (tra parentesi tonde)eventuale curatore (preceduto dalle formule d’uso: “a cura di”, “ed. by”, “hrsg.”), luogo e data di pubblicazione (eventuale collana), pp. x.

4. Se l'opera citata è in continuazione, il singolo volume va indicato con cifra romana e gli eventuali tomi in cifra araba, dopo il titolo e prima della città e della data di pubblicazione (es.: Autore, Titolo, in Storia del Mezzogiorno, VIII.1: Aspetti e problemi del Medioevo e dell’età moderna, Roma 1994); per indicare il numero del volume delle grandi collezioni (PG, PL ecc.) si usi invece la cifra arabica.

C)      Dati di pubblicazione

Luogo e Anno di edizione non vanno separati da virgola; Per le edizioni comprese tra il XV e il XIX secolo è richiesta l'indicazione dell’editore/stampatore. 

D)      Collana

Il titolo della collana, sempre in tondo, seguito da una virgola e dal numero progressivo della serie in cifre arabiche, va riportato tra parentesi tonde dopo il luogo e l’anno di pubblicazione e prima del riferimento alle pagine, es. 1988 (Schola Salernitana. Studi e Testi, 9), pp. x.

E)      Paginazione/cartulazione

1. Per la citazione delle pagine si usi questo criterio: p. 7; p. 7 e s.; pp. 7-10; pp. 7 ss.; lo stesso per c./cc., f./ff. e per col./coll.

2. Per i contributi in riviste o in volumi miscellanei citati per la prima volta vanno indicate le relative pagine di inizio e di fine (le cifre vanno riportate per intero, es.: pp. 234-255 e non 234-55); il numero della pagina o delle pagine di riferimento è preceduto da due punti, es. pp. 234-255: 240.

F)       Manoscritti

Per i manoscritti si indicano nell’ordine e in tondo: la segnatura (città, biblioteca, fondo, numero), seguita da f/ff. (o c./cc.) e dall’indicazione r (per recto) o v per (verso).

G)      Edizioni di fonti 

1. Le edizioni di fonti vanno citate indicando, nell’ordine, Autore (eventuale), Titolo, numero di capitolo e/o di paragrafo, eventuali numeri o lettere che si riferiscano al passo citato, edizione della fonte, comprensiva dei dati di pubblicazione, es.: Chronicon Salernitanum, XCVII <cioè capitolo XCVII>, Chronicon Salernitanum. A critical edition with studies on literary and historical sources and on language, ed. U. Westerbergh, Stockolm 1956 (Acta Universitatis Stockolmiensis. Studia latina Stockolmiensia, 3), p. 98.

2. Se la fonte è compresa in un’opera in continuazione, quest'ultima sarà preceduta da "in" e seguita dal numero del volume in cifra romana, es. Chronica Monasterii Casinensis, 58, Die Chronik von Montecassino,ed. H, Hoffmann, MGH, Scriptores, XXXIV, Hannoverae 1980, pp. 521-522.

H) Citazione di siti web

Iniziale nome e cognome dell’autore in maiuscoletto, titolo del sito in corsivo, URL fra parentesi angolari < >

 

Per le note a piè di pagina

Si riporta il riferimento bibliografico nella forma abbreviata indicata nella bibliografia finale, seguito dal numero di pagina, es.: Autore (eventuale), Titolo, numero di pagina, eventuale numero di documento o di capitolo e/o di paragrafo, eventuali numeri o lettere che si riferiscano al passo citato.

Citazioni successive di uno stesso contributo 

1. Se la citazione si riferisce a un contributo citato subito prima (sia esso all’interno della stessa nota sia all’interno della nota immediatamente precedente), si utilizza ibid. sempre in corsivo seguito dal numero di pagina (ibid., p. x), ibidem se il riferimento è alla stessa pagina.

2. Se la citazione si riferisce a un autore nominato subito prima (sia esso all’interno della stessa nota sia all’interno della nota immediatamente precedente), si utilizza Id. (per Idem), Idd. (per Iidem) e Ead. (per Eadem)

 

RECENSIONI

Font: Times New Roman, corpo 10.

1. Il testo dovrà essere preceduto dall’indicazione completa del libro in esame, comprensiva di casa editrice e del numero di pagine, secondo la seguente successione: Autore, Titolo, eventuale Curatore, Casa editrice, Luogo di pubblicazione, anno (collana), pp., eventuale indicazione di illustrazioni e/o tavole. ISBN.

2. Eventuali rinvii bibliografici vanno indicati nel testo tra parentesi tonde.

 

Elenco delle abbreviazioni più comuni Sigle di alcune opere in continuazione

A. = Autore

c./cc. = carta/carte

ca. = circa

cap./capp. = capitolo/capitoli

cfr. = confronta

cod./codd.= codice/codici

col./coll. = colonna/colonne

doc./docc. = documento/documenti

Ead. = Eadem

ed. = edizione

es. = esempio

etc. = etcetera

fasc./fascc. = fascicolo/fascicoli

fig./figg. = figura/figure

ibid. = ibidem

Id./Iid. = Idem/Iidem

Ill. = illustrazione/i

it. = italiano, italiana

ms = manoscritto

n./nn. = numero/numeri

par./parr. = paragrafo/paragrafi

quad./quadd. = quaderno/quaderni

s./ss.= seguente/seguenti

sec./secc. = secolo/secoli

t./tt. = tomo/tomi

tav./tavv. = tavola/tavole

trad. = traduzione

trad. it. = traduzione italiana

v./vv.= versetto/versetti

vol./voll. = volume/volumi

ChLAChartae Latinae Antiquiores (es.: ChLA, XXV = Chartae Latinae Antiquiores. Part XXV, Italy VI (Italia centrale: Firenze e Arezzo), publ. by R. Marichal, G. Cavallo, J. O. Tjäder, Dietikon-Zurich, Urs Graf, 1986)

CIL = Corpus Inscriptionum Latinarum

CLA = Codices Latini Antiquiores

CSEL = Corpus Scriptorum Ecclesiasticorum Latinorum 

CSHB = Corpus Scriptorum Historiae Byzantinae

DBI = Dizionario Biografico degli Italiani

IG = Inscriptiones Grecae

ILS = Inscriptiones Latinae Selectae

MGH, Auct. Ant. = Monumenta Germaniae Historica, Auctores antiquissimi

MGH, Capit. = Monumenta Germaniae Historica, Capitularia regum Francorum

MGH, Conc. = Monumenta Germaniae Historica, Concilia

MGH, Const. = Monumenta Germaniae Historica, Constitutiones et acta publica imperato rum et regum

MGH, DD H. III = Monumenta Germaniae Historica, Diplomata regum, acta et imperatorum Getmaniae. Henrici III Diplomata

MGH, DD Kar. I = Monumenta Germaniae Historica, Diplomata Karolinorum. Pippini, Carlomanni, Karoli Magni Diplomata

MGH, L. II = Monumenta Germaniae Historica, Diplomata Karolinorum. Ludovici II Diplomata

MGH, DD O. I = Monumenta Germaniae Historica, Diplomata regum et imperatorum Germaniae. Conradi I. Henrici I. et Ottonis I. Diplomata

MGH, DD O. III = Monumenta Germaniae Historica, Diplomata regum et imperatorum Germaniae. Ottonis II. et III. Diplomata

MGH, Epp. = Monumenta Germaniae Historica, Epistolae (in Quart)ë

MGH, Fontes iuris = Monumenta Germaniae Historica, Fontes iuris Germanici antiqui in usum scholarum separatim editi

MGH, Formulae  = Monumenta Germaniae Historica, Formulae

MGH, LL = Monumenta Germaniae Historica, Leges (in Folio)

MGH, LL nat. Germ. = Monumenta Germaniae Historica, Leges natiionum Germanicarum

MGH, Ldl = Monumenta Germaniae Historica, Libelli de lite imperato rum et pontificum saec. XI et XII conscripti

MGH, Poetae = Monumenta Germaniae Historica, Poetae Latini medii aevi

MGH, SS = Monumenta Germaniae Historica, Scriptores

MGH, SS rer. Germ. = Monumenta Germaniae Historica, Scriptores rerum Germanicarum in usum scholarum separatim editi

Pap. Tjäder = J. O. Tjäder, Die nichtliterarischen lateinischen Papyri Italiens aus der Zeit 445-700. I-III Papyri 1-28, Lund, Gleerup, 1955-1982

PL = Patrologia latina

PG = Patrologia graeca

 

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La raccolta dei dati personali relativi agli utenti registrati e non registrati alla rivista è limitata alle sole finalità di funzionamento standard di tutte le riviste scientifiche sottoposte a peer-review. Sono quindi raccolte soltanto le informazioni indispensabili per le procedure di valutazione e di pubblicazione dei contributi; per informare i lettori sulla paternità autoriale e sull’elaborazione editoriale dei contenuti; per delineare in forma aggregata e anonima le preferenze dei lettori per gli articoli, nonché la loro provenienza nazionale e geografica. Esse sono quindi utilizzate esclusivamente per finalità di comunicazione scientifica.

La Redazione utilizza i dati solo per gestire il flusso di lavoro e per migliorare la qualità della rivista. I dati potranno essere in parte condivisi con gli sviluppatori di OJS (PKP), sempre in forma anonima e aggregata, con la sola eccezione delle metriche di pubblicazione, consultazione e download dei contributi. I dati non saranno mai utilizzati per scopi commerciali o per finalità diverse da quelle qui indicate, né dalla Rivista, né dall’editore, né da PKP. 

Gli autori che pubblicano nella rivista sono responsabili dei dati da loro riportati relativamente alle persone menzionate nei loro contributi scientifici.

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Del resto, anche il GDPR riconosce «l'interesse pubblico nella disponibilità dei dati», di particolare rilevanza per tutti coloro che sono impegnati a garantire, con la maggiore integrità possibile, la pubblica visibilità dei prodotti della ricerca scientifica.

 

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