Intellettuali ebrei e Accademia Pontaniana: alcune considerazioni alla luce di due recenti pubblicazioni
Abstract
Benché gli ebrei abbiano giocato un ruolo decisivo negli ambienti non ebraici dell'Italia rinascimentale, essi non furono mai accettati come membri regolari presso le varie accademie di studiosi. Ciò spiega dunque perché non figurino nomi di ebrei anche negli elenchi dei soci dell'Accademia Pontaniana di Napoli. Tuttavia, l'analisi dei Dialoghi d'amore di Leone Ebreo mostra chiaramente le strette connessioni dell'autore, di origine iberica, con i literati che gravitavano intorno a questa Accademia. Nella nota si discutono alcuni temi dell'opera di Leone, nonché vari punti della storia, alquanto complessa, della sua pubblicazione, alla luce di due recenti monografie sulla cerchia del Pontano e sulla reciproca influenza fra pensiero ebraico e non ebraico nell'Italia del Rinascimento.
Jewish Intellectuals and Accademia Pontaniana: Some Considerations in the Light of Two Recent Publications
Even though Jews played a decisive role in non-Jewish intellectual milieus of Renaissance Italy, scholarly academies never accepted them as regular members. This is why the total absence of Jewish names in membership lists of the Accademia Pontaniana in Naples is not surprising. However, the analysis of Leone Ebreo’s Dialogues on love clearly reveals the close connections of the Iberian author with the literati that gravitated around the Accademia. The article discusses some themes of Leone’s work, as well as the complex history of its publication, in light of two recent monographs on Pontano’s circle and on the mutual influences of Jewish and non-Jewish thought in Renaissance Italy.
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