Bagdaṭ e la scienza degli astri di Šabbeṯay Donnolo
Abstract
Il medico e astronomo ebreo Šabbeṯay Donnolo visse nel X secolo nell’Italia meridionale, che all’epoca si trovava sotto la dominazione bizantina. Per lo studio della «scienza dei pianeti e delle costellazioni», si rivolse a fonti non solo ebraiche o greche, ma di varia provenienza. Come scrive nel suo Sefer Ḥakhmônî, usufruì inoltre degli insegnamenti di Bagdaṭ, un gentile proveniente da Babilonia, la cui identificazione è stata oggetto di discussione. Si propone una nuova ipotesi di ricerca in merito alle origini di quest’ultimo, al fine di contestualizzare anche gli elementi del pensiero cosmologico donnoliano che, più che provenire dall’ambiente bizantino in cui trascorse gran parte della sua vita, sembrano da porre in relazione con il movimento di traduzione, promosso dal califfato abbaside, che interessò l’area siro-mesopotamica prima e durante il corso della sua vita.
Bagdaṭ and the Science of the Stars of Šabbeṯay Donnolo
The Jewish medic and astronomer Šabbeṯay Donnolo lived in the 10th century in the areas of southern Italy at that time under Byzantine rule. In order to learn the «science of the planets and of the constellations», he used sources belonging to different cultures. In his Sefer Ḥaḵmônî, he writes that he benefitted from the teachings of Bagdaṭ, a «gentile hailing from Babylon», whose identification has been a matter of debate. A new research hypothesis about Bagdaṭ’s origins is presented here, in order to contextualize the original elements of Donnolo’s cosmological thought. It appears that his education in astronomy should be linked not so much to the Byzantine environment in which he spent most of his life, but more so to the “translation movement” active in the Syro-Mesopotamian area during his time.
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