Ebrei e Arabi nella Calabria bizantina fra realtà e schemi letterari
Abstract
L'articolo sviluppa talune considerazioni sulla presenza ebraica e araba nella Calabria bizantina. È scopo dell'Autore, in particolare, verificare la reiterazione di alcuni topoi antigiudaici e antislamici nelle fonti italogreche, soprattutto agiografiche, che, in realtà, riflettono il perdurare di relazioni stabili fra cristiani, ebrei e, a un certo punto, arabi, in Calabria e in tutta l’Italia meridionale. L’agiografia italogreca aveva menzionato gli ebrei soprattutto nei bioi siciliani precedenti all’invasione araba, con intenti polemici e/o con il riferimento alla loro conversione. Nell’agiografia italogreca di IX-X secolo, invece, gli ebrei sono presenti in forma ridotta, con la sola eccezione del bios di san Nilo. Con il X secolo cambiano infatti i temi e, forse, anche gli obiettivi polemici della letteratura agiografica. I nemici sono adesso gli "infedeli Agareni”, qualificati con una serie di topoi che insistono sulla loro presunta empietà e su altre caratteristiche negative.
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