Dietro le quinte del quotidiano. Lo sguardo dei domestici da Proust a Cuarón
Abstract
Posti fisicamente ai margini della vita di famiglia, i domestici sono testimoni attenti delle sue dinamiche, scenografi minuziosi dei suoi ambienti, fieri custodi dei suoi segreti, solenni ministri dei suoi riti. Essi offrono, pertanto, uno sguardo privilegiato, dall'interno e dal basso, attraverso il quale osservare e narrare i ritmi e gli spazi della vita di tutti i giorni. Fermarsi a riflettere sul loro ruolo nell’ambito di un’indagine più ampia sulle rappresentazioni del quotidiano significa provare a calarsi entro gli interni domestici ed assumere il punto di vista, del tutto peculiare, di chi li abita, o meglio ancora di chi li predispone alla vita degli altri. A partire da queste premesse, l’articolo si propone di analizzare la figura dei domestici, in chiave intermediale, ripercorrendo alcune sue significative incarnazioni novecentesche e contemporanee: dalla Françoise di Proust alla Cleo di Cuarón, passando per la fedele Crosby di Virginia Woolf, le figure perturbanti di Anna Édes (Kosztolányi), Emerenc (Szabó) e Marta (Kupermann), fino allo sfaccettato e stratificato staff di Downton Abbey.