Etnografie del sacro nelle strade di Napoli

Arte urbana ed elementi della devozione popolare a confronto

  • Francesca Basile Università Suor Orsola Benincasa
Parole chiave: sacro, Napoli, street art, edicola votiva, Barocco

Abstract

Le vie di Napoli sono costellate da numerose opere d’arte urbana che riattualizzano, quasi ossessivamente, segni e simboli prelevati dal Cristianesimo e dalla cultura barocca. Dagli anni Novanta a oggi, artisti come cyop&kaf, Jorit, Pignon-Ernest, Mandragora e altri rappresentano i culti devozionali dei napoletani, ispirandosi alle stratificazioni “porose” di una città in cui coesistono cultura alta e bassa, pubblico e privato, legalità e illegalità, antico e contemporaneo. L’intreccio di Storia dell’arte, Antropologia e Semiotica permette di comparare diversi murales e serigrafie ad alcuni elementi della fede come i pantheon di fotografie e di statuette delle anime purganti, il corpo frammentato della reliquia e del Trickster, la commistione di ironico e di tragico delle micro-architetture votive, le icone cristiane.

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Biografia dell'Autore

Francesca Basile, Università Suor Orsola Benincasa

Francesca Basile, storica dell’arte, si è specializzata nel 2022 in Beni storico-artistici presso l’Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa”. Nel 2020, dopo la laurea magistrale in Arti Visive (Università degli Studi di Bologna “Alma Mater Studiorum”, 2019), ha conseguito la borsa di formazione in Teologia politica ed estetica dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. È autrice di alcuni contributi scientifici sulla performance, sulle strategie di divulgazione del patrimonio culturale e sulle risemantizzazioni delle simbologie del sacro nel panorama contemporaneo dell’arte urbana a Napoli.

Pubblicato
2022-11-28
Come citare
BasileF. (2022). Etnografie del sacro nelle strade di Napoli. SigMa - Rivista Di Letterature Comparate, Teatro E Arti Dello Spettacolo, (6), 170-199. https://doi.org/10.6093/sigma.v0i6.9473