«Auschwitz, I said to my wife, manifests itself to me in the image of a father»: Queer Approaches to Interpreting “Kaddish for an Unborn Child” by Imre Kertész

Parole chiave: Olocausto, letteratura ungherese, Imre Kertész, teoria della narrazione, studi queer

Abstract

Titolo dell’articolo in italiano: «Auschwitz, dissi a mia moglie, aveva le sembianze del padre»: approccio queer all’opera Kaddish per un bambino non nato di Imre Kertész

In linea con le interpretazioni critico-letterarie secondo cui le opere di Imre Kertész costituiscono un complesso di testi interconnessi, questo studio si propone di entrare in dialogo con il romanzo Kaddish per un bambino non nato (Kaddis a meg nem született gyermekért, 1990) analizzandolo come continuazione di Essere senza destino (Sorstalanág, 1975), romanzo in cui la voce del protagonista – “proseguirò la mia vita che non è proseguibile” – accompagna  la concezione di un percorso di vita alternativo. Attingendo alla ricerca di genere e alla teoria queer, in particolare ai concetti di negatività queer e tempo queer, l’analisi si concentra sui riferimenti testuali dei ruoli e delle identità di genere. Lo studio intende, inoltre, contribuire alle discussioni sull’intertestualità di Kaddish, tracciando dei parallelismi tra il romanzo e l’opera teatrale La tragedia dell’uomo (Az ember tragédiája, 1861) di Imre Madách, per quel che concerne la questione della paternità.

Biografia dell'Autore

Edit Zsadányi, Eötvös Loránd University, Budapest

Edit Zsadányi (<zsadanyi.edit@btk.elte.hu>) è Professore associato presso il Dipartimento di Studi Culturali dell’Università Eötvös Loránd di Budapest. Dal 2009 al 2014 è stata docente presso il Dipartimento di Studi Finno-Ugrici della Rijksuniversiteit Groningen. La sua ricerca verte sull’opera di scrittrici del Novecento e sulla letteratura ungherese e americana moderna e postmoderna, con enfasi sulla teoria culturale e gli studi di genere. Ha pubblicato cinque volumi, di cui uno in inglese e quattro in ungherese. Si ricordano “Bazsali, rezeda meg kisasszonycipő”: kulturális másság feminista kritikai megközelítésben [“Basilico, reseda e balsamina gialla”: l’alterità culturale nella prospettiva della critica femminista], Budapest: Balassi, 2017; Gendered Narrative Subjectivity: Some Hungarian and American Women Writers, Frankfurt am Main: Peter Lang Academic Publisher, 2015; A másik nő: a női szubjektivitás narratív alakzatai [L’altra donna: figure narrative della soggettività femminile], Budapest: Ráció, 2006.

Pubblicato
2021-11-04
Come citare
ZsadányiE. (2021). «Auschwitz, I said to my wife, manifests itself to me in the image of a father»: Queer Approaches to Interpreting “Kaddish for an Unborn Child” by Imre Kertész. Studi Finno-Ugrici, N.S., 1, 1-34. https://doi.org/10.6093/1826-753X/8748