Politiche di cura per una cultura urbanistica femminista. Due piani strategici a Barcellona e Montevideo
Abstract
La teoria urbana femminista sfida il modo tradizionale di pensare e organizzare la città, intorno all'idea della dicotomia Pubblico/Privato, dove il contesto pubblico comprende le questioni relative al lavoro produttivo, all'economia e alla finanza, agli spazi pubblici, alle attività politiche e alle relazioni sociali; e quello privato racchiude le questioni relative alla cura/lavoro riproduttivo, agli spazi domestici, alle relazioni familiari. Poiché l'urbanistica è legata all'ambito pubblico ed è informata dalla società patriarcale capitalista, dà priorità agli aspetti economici e finanziari e al lavoro produttivo. Sostenendo che "la persona è politica", il femminismo mira a superare la segregazione tra riproduzione della vita e attività di cura. Le studiose femministe hanno dato al concetto di "cura" un significato più ampio, facendolo passare da compito familiare a questione pubblica. L'articolo si propone di descrivere come sia possibile affrontare concretamente la trasformazione della cura in una questione pubblica, prendendo come esempio due progetti, a Barcellona e a Montevideo.
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Copyright (c) 2024 Chiara Belingardi
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