La rigenerazione urbana e i processi di dismissione del patrimonio immobiliare pubblico e militare in Italia

  • Francesco Gastaldi IUAV
  • Federico Camerin IUAV
Parole chiave: Patrimonio immobiliare pubblico, area militare dismessa, rigenerazione urbana, Italia

Abstract

La vicenda normativa relativa alla dismissione del patrimonio immobiliare pubblico nasce a metà degli anni Ottanta e prosegue negli anni Novanta in una situazione di perduranti problemi delle finanze statali. In Italia, in molti casi il patrimonio militare non risponde più alle attuali esigenze dell’esercito ed è spesso localizzato in aree che nel corso del tempo sono divenute marginali nel mutato quadro logistico e strategico internazionale, oltre ad essere datato rispetto ad un sistema difensivo moderno (o richiederebbe ingenti risorse per l’adeguamento alle nuove tecnologie, normative e standard).
Nonostante in alcuni paesi europei si sia proceduto con la progressiva e virtuosa messa in opera di processi di riqualificazione (mediante programmi sia di matrice statale, per esempio gli Stadtumbau Ost e il Programm Soziale Stadt tedeschi, sia in ottica di cooperazione europea, come il REPAIR), nel caso italiano si è riscontrata una situazione generale caratterizzata dalla forte incertezza e discontinuità nella fase di impostazione e realizzazione delle politiche di alienazione e valorizzazione.
Questo articolo intende ricostruire la vicenda del riutilizzo del patrimonio pubblico immobiliare italiano delineando il quadro legislativo eterogeneo e complesso sul quale si basa il processo di riuso dei beni, soprattutto per quelli ex militari. Si propone infatti una ricostruzione delle inerzialità caratterizzanti i programmi promossi dallo Stato italiano e gli iter procedurali ad essi connessi.

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Pubblicato
2015-07-07