La dimensione di genere dello svago: il caso delle giovani ad Atene
Parole chiave:
attività di svago, giovani donne, pratiche quotidiane, genere
Abstract
L’uso dello spazio pubblico urbano da parte dei diversi gruppi di persone è influenzata dalla organizzazione dello spazio urbano e dai suoi regolamenti. Questi ultimi forma determinano diversi tipi di restrizioni e di controlli di accesso ai luoghi in città, basati su vari assi di differenziazione e su gerarchie socialmente costruite, come quelli di genere, di classe o di età degli utenti.Il tempo libero è un campo di pratiche socio-spaziali che aiuta a far luce sul modo in cui lo spazio urbano è vissuto. Questo articolo sostiene che le definizioni apparentemente neutre di svago come “tempo libero dal lavoro retribuito” sono spesso basate su ideologie dei ruoli definiti per gli uomini e le donne. Per le donne, il tempo libero è legato alla possibilità di avere un “tempo per sé “.
Nell’esplorare la questione del tempo libero, l’articolo si propone di contribuire alla suddetta problematica e dimostrare come e perché la presenza delle donne nello spazio pubblico è limitato da varie restrizioni. L’auto-controllo e la paura della violenza sono presenti nelle pratiche delle donne nello spazio urbano, comprese le pratiche legate al tempo libero. Ma, dall’altro lato, la fiducia che mostrano alcune donne nell’utilizzare lo spazio urbano riconfigura e riproduce spazio disponibile per altre donne.
L’articolo analizza le pratiche quotidiane adottate dalle donne per l’uso dello spazio urbano di Atene. Presenta i risultati di 11 interviste di giovani donne, di età compresa tra i 21 e i 27 anni che vivono ad Atene, sulle loro attività nel tempo libero, le limitazioni che devono affrontare nello spazio urbano e le strategie che adottano per affrontarle.
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Pubblicato
2016-10-10
Sezione
Articoli
Copyright (c) 2016 Polina Prentou

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