Itinerari lungo la costa. La rivelazione delle architetture belliche siciliane
Abstract
Nel suo testo, Jaime Lerner sostiene che una buona agopuntura è “quasi sempre una scintilla che inizia un’azione, e la susseguente propagazione di questa azione” (Lerner, 2003). Piccoli interventi puntuali, volti a generare effetti ben più ampi della propria scala d’attuazione; gesti di promozione dell’identità culturale di un luogo, concepiti per indurre comportamenti di scoperta e conoscenza del territorio stesso. Principi che potrebbero trovare perfetto compimento in Sicilia, una regione ricca di testimonianze architettoniche peculiari della nostra storia: le architetture belliche del Secondo Conflitto Mondiale. Si tratta di piccole costruzioni, straordinarie postazioni di controllo, definite pillboxes e casematte, che per motivi evidentemente strategici e per ottimizzare le visuali verso il territorio, spesso si trovano lungo la costa. Quest’articolo propone l’ideazione di iter tematici che attraverso una rete di pillboxes promuovano la valorizzazione del paesaggio e delle architetture stesse. Questi oggetti architettonici costituiscono, infatti, una parte straordinaria del nostro patrimonio e possono ambire a diventare inediti strumenti di narrazione dei luoghi, della storia e di quello che è stata e che è la guerra nella memoria collettiva.
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