Southcorner: utopia e disegno
Abstract
E’ durata circa vent’anni la fortunata stagione dell’architettura contemporanea, che ha interessato la città ed il comprensorio di Agropoli in provincia di Salerno. Sbocciata nella prima metà degli anni ’90 del secolo scorso, ha raggiunto la sua acme nel 2007 con la mostra Modernità. Crisi e prospettive dello spazio pubblico (società, linguaggi architettonici, paesaggi urbani). In quell’occasione confluirono da tutta Italia, nell’ex macello comunale (oggi demolito) di Agropoli, ambiziosi progetti sulla visione di modernità, sulla sua evoluzione/involuzione. L’esposizione era stata curata dal Centro CEAM e dal team Southcorner, capeggiato dagli architetti Antonio Cuono e Nella Tarantino, con Cesare De Sessa come curatore critico. Southcorner era nato nel 1994, al seguito della collaborazione degli architetti col compianto maestro del Movimento Moderno Aldo Loris Rossi, di cui ancora oggi serbano l’insegnamento. Un angolo giù al sud d’Italia da cui hanno lanciato, quasi futuristicamente, la loro sfida di rinnovamento del proprio territorio, connotandolo architettonicamente con manufatti dall’alta qualità espressiva, costituenti una significativa pagina della storia dell’architettura contemporanea ancora poco apprezzata e valorizzata.
Downloads
Copyright (c) 2020 Carlo De Cristofaro

This work is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.
Gli autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:- Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell'opera, contemporaneamente licenziata sotto una Licenza Creative Commons - Attribuzione che permette ad altri di condividere l'opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
- Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell'opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.
- Gli autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) prima e durante il processo di submission, poiché può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell'opera pubblicata (Vedi The Effect of Open Access).