L'insegnamento della pianificazione e dell'urbanistica
Abstract
La formazione accademica e professionale dell’attuale pianificatore va incontro a sostanziali modifiche che risentono di una trasformazione culturale avvenuta nel corso degli ultimi decenni. Il motivo è da ricercarsi nei cambiamenti che hanno toccato la società e il territorio attuale, in relazione ad una crescente complessità sistemica che ha richiesto competenze ed abilità più ampie e diversificate dai progettisti della città. Allo stesso modo, anche gli interessi degli utenti sono mutati e si sono amplificati: le dinamiche socioeconomiche si sono intersecate con l’emergere di tematiche processuali complesse e con problematiche interpretative, legandosi ai temi della sostenibilità ambientale, dell’evoluzione normativa, dell’impiego di nuove tecnologie e della crisi del settore edilizio.
L’insegnamento delle discipline urbanistiche si è dovuto riadattare a queste nuove sfide, anche nell’ambito di corsi universitari non strettamente orientati alla formazione di futuri urbanisti e pianificatori. Ciò si è tradotto in un ventaglio di nuovi saperi scientifici e tecnici da assimilare, in approcci interdisciplinari e in tecniche e strumenti innovativi che rispondano flessibilmente a fattori sociali ed economici in cambiamento, al tema dell’urbanizzazione planetaria, alle migrazioni e alla multiculturalità, oltre che ai progressivi impatti sull’ambiente. L’Università ha il compito di garantire percorsi formativi innovativi che stimolino nuove professionalità dalle competenze articolate, spingendo verso una conoscenza scientifica che miri al coinvolgimento attivo in fase progettuale, orientandosi verso il campo dell’intervento sul costruito e sulla rigenerazione urbana. Tali tematiche hanno costituito il fulcro della XII Giornata Internazionale di Studio INU, offendo una prospettiva sull’insegnamento dell’urbanistica e sulla formazione dell’urbanista.
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Copyright (c) 2021 Laura Fregolent

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