Napoli pianeta ferrovia Ermanno Rea e il sogno di una «metropoli meticcia»

  • Laura Cannavacciuolo Università di Napoli L'Orientale
Parole chiave: Ermanno Rea, Napoli Ferrovia, Mediterraneo, romanzo, Anni Zero

Abstract

In Napoli Ferrovia (2007) Ermanno Rea offre una riflessione sulla Napoli degli anni Zero, rappresentando una città che risplende nella sua veste multietnica e mediterranea, ma che non tarda ad esibire la sua anima tossica. Il narratore, alter-ego dello scrittore, riscopre la città lasciata nottetempo grazie alla guida di Caracas, un moderno Virgilio che lo accompagna tra le vie della Ferrovia e del centro storico di Napoli, quartieri nei quali si ambientano altre due storie, quelle di Luigi Incoronato e Rosa La Rosa, funzionali entrambe a riannodare i fili tra la Napoli degli anni Settanta-Ottanta e quella che si affaccia al nuovo Millennio. Richiamando la simbolica della flânerie e le categorie culturali di spazi rappresentativi e spazi rappresentazionali elaborate dal teorico francese H. Lefebvre, il saggio invita a esplorare la «topografia segreta» di Napoli Ferrovia e il rapporto tra paesaggio e personaggio, allargando la prospettiva anche alla visione di Caracas, un personaggio radicale, estremo, che arricchisce la visione di una Napoli patologicamente volta all’autodistruzione.  

Riferimenti bibliografici

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Pubblicato
2024-01-25