Il testimone involontario e le parole dell’esilio
Abstract
L’essere umano è costitutivamente immerso nel linguaggio, senza che possa stabilirne il perché o l’origine. Le parole lo anticipano e creano uno spazio per vivere. La parola che consente di esistere è quella che viene dall’altro. si prendano in considerazione alcuni casi di multilinguismo dove più lingue vengono a sovrapporsi o ad alternarsi in questo bagno di parole fino a disperdere e confondere l’illusione dell’unità dell’origine. Freud parla di “memorie” al plurale, comprendendo anche una memoria di ciò che non ha trovato un proprio luogo psichico. Queste memorie formano sentieri non tracciati, che possono aprire un
passaggio verso luoghi ancora sconosciuti. Compito dell’analisi non è stabilire delle equazioni simboliche da svelare. La psicoanalisi è un lavoro su un testo che ne sostiene il carattere mobile ed enigmatico. il transfert, se sottratto all’effetto suggestivo, pone l’analista come il punto di ancoraggio che garantisce a quel movimento, che talvolta è un andare alla deriva, di non essere soltanto un perdersi e un errare senza fine