Arte e riforma nel Cinquecento: i ritratti di Giovanni Bernardino Bonifacio e la sua probabile committenza di una stampa di Giulio Bonasone

  • Chrysa Damianaki Università del Salento
Parole chiave: Storia dell'arte

Abstract

Il saggio mira a inquadrare la figura dell’umanista napoletano, marchese di Oria (Puglia), Giovanni Bernardino Bonifacio (1517-1597). Da riformato Bonifacio si ispirò all’esempio del suo mentore Filippo Melantone, anteponendo ai travagli delle discordie religiose un ideale di vita improntato alla quiete e alla moderazione. È quanto si ricava dall’esame di un suo ritratto e, contestualmente, da una medaglia rinvenuta. Lo studio, perciò, s’incentra prevalentemente sull’incisione-ritratto di Bonifacio, opera romana del inicisore Giulio Bonasone del 1549, e di conseguenza sulla sua medaglia (Brescia, Musei Civici). Entrambe le testimonianze presentano simboli e iscrizioni latine, che sono segni inequivocabili della predisposizione di Bonifacio a una pacatezza quasi irenica (ereditata da Melantone), di cui si giovò nel corso degli ultimi anni della sua vita, trascorsi in Polonia nella quiete degli studi letterari. La disamina poi converge sulla sua importante attività di finanziatore di opere a contenuto riformato. Il suo lavoro da committente, intrapreso verso la fine degli anni Cinquanta del XVI secolo, quando era ancora in Italia (Napoli e Roma), proseguì poi nel resto d’Europa dopo la fuga del 1551 religionis causa. Proprio tale attività di finanziatore di libri filo-protestanti, e probabilmente anche di stampe, consente di associare il nome di Bonifacio alla stampa incisa da Bonasone nel 1547, raffigurante “Pasquino che parte da Roma”. Chi scrive si è occupata dell’argomento in un saggio pubblicato nel 2006, ove si evidenziava il carattere riformato di quell’immagine grazie allo studio di aspetti iconografici e iconologici. In questa sede si vuole pertanto rafforzare quel convincimento sulla base di circostanze storiche, a riprova del fatto che Bonasone ideò la stampa pasquinesca in aderenza alla lotta protestante nord-europea contro la corruzione della Chiesa Cattolica. Il coinvolgimento di Bonifacio con l’iniziativa è databile a partire dal 1551, anno della sua definitiva partenza dall’Italia

Pubblicato
2020-05-31