La manifesta oscurità del peccato. La donna dandy e il paradosso satanico in Barbey d’Aurevilly

  • Angela Di Benedetto Università di Foggia
Parole chiave: Letteratura

Abstract

Onnipresente nell’opera romanzesca di Barbey d’Aurevilly, il satanismo assume nelle Diaboliques un carattere che potremmo definire paradossale. Paradossale per l’incontro, nelle figure femminili qui rappresentate, tra il furore erotico e pulsionale della femme fatale fin de siècle e l’elegante distacco del dandy. Paradossale anche per la contraddizione inscritta nel loro essere tra il bello, concepito come artificio, e l’animalità intesa come forza istintuale. Le donne diaboliche di queste novelle rappresentano infatti un paradosso nell’epoca moderna: da una parte si inscrivono nella discendenza baudelairiana per i tratti tipici del dandy che connotano le protagoniste (la freddezza, l’imperturbabilità e l’abilità di dissimulare intenti ed emozioni), dall’altro quei tratti li attribuiscono all’essere nel quale Baudelaire vedeva la vera antitesi del dandy, la donna, qui, essenza di sadica crudeltà

Pubblicato
2020-05-31