Tracce picaresche nell’opera di Galdós: riflessioni su "La Fontana de oro" e il romanzo europeo
Abstract
In questo articolo si offrono alcune riflessioni sulla presenza di riferimenti alla tradizione picaresca nella produzione letteraria di Benito Pérez Galdós. L’analisi si concentra in particolare sul primo romanzo dell’autore, La Fontana de oro, che, pur non essendo un romanzo picaresco, sembra contenere al suo interno piccole, ma non trascurabili tracce che rimandano a questo genere letterario e, in particolare, al Lazarillo de Tormes. La presenza di tali elementi, nella parte finale dello studio, viene letta alla luce della concezione
galdosiana del romanzo realista come genere europeo. Galdós, infatti, rivendica la paternità spagnola del realismo/naturalismo che, come la “calda corrente del golfo”, si era allontanato fino ad arrivare in Inghilterra e in Francia. Al ritorno in patria il realismo si presentava diverso, privato dell’umorismo che era l’elemento più caratteristico e geniale della tradizione spagnola, ma anche più profondo perché arricchito dalle analisi psicologiche dei personaggi. Consapevole di tale trasformazione, e deciso a dar forma alla moderna novela
de costumbre spagnola, lo scrittore cerca, fin dai primi romanzi, di restituire alla tradizione europea quell’umorismo perduto tipico della tradizione picaresca e cervantina.