Nel limbo di Juan Rulfo: spettralità e allucinazione in Pedro Páramo

  • Alessandro Secomandi
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Abstract

Il contributo, incentrato su Pedro Páramo (1955) di Juan Rulfo, consiste nell’analisi ravvicinata di uno dei passaggi più ambigui del romanzo e, in particolare, di due figure: la coppia di fratelli che accompagna Juan Preciado verso la morte. Se una lettura superficiale potrebbe consegnare l’episodio al paradigma del realismo magico o a quello contiguo della narrativa innaturale, che in buona sostanza vertono su una conciliante accettazione di qualsiasi elemento inverosimile, sarà piuttosto il ricorso a un’intervista del 1983 a sollevare delle riflessioni articolate sul rapporto fra autore, opera e lettore. In effetti, da un lato le dichiarazioni di Rulfo spiegano ed esaltano certe caratteristiche dei due personaggi che, senza le prime, tenderebbero a passare in sordina, quasi inosservate; dall’altro, invece, lo stesso intreccio di Pedro Páramo sembra smentire categoricamente questa intentio auctoris. Il cortocircuito dato dall’‘inattendibilità’ del medesimo Rulfo rende ancora più inestricabile la scena esaminata, alimentando l’indeterminatezza di un testo già opaco, ermetico e reticente.

Pubblicato
2022-04-21