Cosa vuol dire essere empatici. Il ruolo del nostro io nella comprensione dell’altro
Abstract
The paper reconstructs the origin of the term “Einfühlung” (empathy), situating it within a Kantian-based subjectivist philosophy, and then shows limitations and potentialities of this theoretical model. In particular, the relevance of the fusional dimension understood as an original moment within a stratified conception of empathy will be highlighted. Such stratification allows one to think of the many ways in which the empathic relationship is declined not as alternative forms, but rather as different, strongly connected layers of a single process.
The concluding goal of the paper will be to show that an authentic understanding of the other is possible only when we are able to understand ourselves (by separating ourselves from him or her); but at the same time, we should not forget that the process of constructing our identity originates from a fusional or unipathic dimension (Einsfühlung).
Keywords: Empathy, Identity, Intersubjectivity, Self, Stratified Theory of Empathy
Downloads
Bollettino Filosofico pubblica in internet, ad accesso aperto, con licenza:
| CCPL Creative Commons Attribution |
L'autore conserva il copyright sul suo contributo, consentendo tuttavia a chiunque "di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare l'opera", purché siano correttamente citati l'autore e il titolo della rivista. L’autore, al momento della proposta di pubblicazione, è inoltre tenuto a dichiarare che il contenuto e l’organizzazione dell’opera è originale e non compromette in alcun modo i diritti di terzi, né gli obblighi connessi alla salvaguardia di diritti morali ed economici di altri autori o di altri aventi diritto, sia per testi, immagini, foto, tabelle, sia per altre parti di cui il contributo può essere composto. L’autore dichiara altresì di essere a conoscenza delle sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali per l’ipotesi di falsità in atti ed uso di atti falsi, e che pertanto Bollettino Filosofico è esente da qualsiasi responsabilità di qualsivoglia natura, civile, amministrativa o penale, e sarà dall'autore tenuta indenne da qualsiasi richiesta o rivendicazione da parte di terzi.