Le migrazioni ambientali e al femminile in prospettiva sociologica. Istanze di sostenibilità, diritti e vulnerabilità delle donne migranti
Abstract
Le migrazioni ambientali rivestono un grande interesse negli studi sociologici nell’inquadramento delle cause e dei fattori di spinta (push factors) che le determinano, di tipo climatico e ambientale, insieme alle diverse spiegazioni teoriche di tipo macro, micro e mesosociologico che la disciplina applica allo studio delle migrazioni. Allo stesso tempo, negli ultimi anni, le migrazioni al femminile hanno ricevuto un’ampia attenzione a seguito dell’incremento sostanziale della componente femminile, anche primo-migrante, che intraprende un progetto migratorio in prospettiva individuale e/ o familiare. Interessante è, da questo punto di vista, l’articolazione delle questioni di genere e dei diritti di genere a esse legati intorno agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, che ben intersecano la condizione femminile alle istanze di sviluppo sostenibile, collegando i diritti fondamentali (istruzione, nutrizione, accesso alle risorse primarie, lavoro) al miglioramento delle condizioni di vita nei paesi svantaggiati e nei percorsi migranti. Il contributo propone una rassegna delle principali teorie che spiegano le migrazioni al femminile, nello specifico, nel novero delle migrazioni ambientali al fine di integrare in prospettiva sociologica lo studio di un fenomeno contemporaneo complesso e di grande rilievo sul piano analitico. A ciò si coniuga una discussione di matrice socio-giuridica intorno alle dimensioni normative che possono incidere sulle pratiche dell’inclusione o dell’esclusione di una categoria sociale particolarmente esposta alla vulnerabilità
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Copyright (c) 2024 Giulia Messere, Maria Letizia Zanier

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