La produzione intellettuale dell'IA generativa tra etica e diritto
Abstract
Le applicazioni settoriali dell’Intelligenza artificiale generativa rappresentano soltanto il sintomo della rivoluzione che investirà le prestazioni intellettuali, ben oltre l’ambito della proprietà intellettuale con gli interrogativi sulla titolarità dei diritti d’autore, dei diritti connessi o dell’impiego non autorizzato di opere protette da copyright per finalità di addestramento. La crescente autonomia decisionale, alimentata dall’abilità di apprendere dall’esperienza con progressione esponenziale, sorprende per i risultati inediti e invita a riflettere sulle implicazioni dell’opacità degli algoritmi. Spetta pertanto al diritto e all’etica governare l’innovazione nel rispetto della persona, dei suoi diritti, dei valori costituzionali ed europei tipici di una società democratica, in coerenza con l’approccio antropologico prescelto dalle istituzioni europee con l’AI Act.