La riduzione del numero dei parlamentari: de iure condito o de iure condendo?

  • Francesco Clementi
Parole chiave: Parlamento, referendum, riforme

Abstract

Sono due i principali argomenti intorno ai quali, dal punto di vista degli studiosi, in
genere, si sviluppa il dibattito riguardo ad una riduzione del numero dei parlamentari,
testo di riforma costituzionale sottoposto al voto popolare in un referendum il prossimo
29 marzo, ossia: (a) la fonte che indivi dua il numero dei parlamentari, cioè il testo
costituzionale, una legge organica, una legge ordinaria; e (b) la determinazione del
numero dei parlamentari, che per alcuni è un dato esplicito e puntuale, sostanziato in un
numero fisso, come ad esempio oggi accade in Italia; per altri, invece, è un dato mobile,
dipendente dal rapporto con la popolazione, come ad esempio oggi avviene in Romania;
per altri ancora, infine, è una variabile libera che si applica a partire da un numero
minimo prefissato di parlamen tari e che dipende dall’esito elettorale, potendo determinare
seggi c.d. “soprannumerari”, come ad esempio oggi in Germania.

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Pubblicato
2020-02-18
Come citare
ClementiF. (2020). La riduzione del numero dei parlamentari: de iure condito o de iure condendo?. Diritto Pubblico Europeo - Rassegna Online, 13(1). https://doi.org/10.6092/2421-0528/6690
Sezione
Osservatorio sulle riforme costituzionali