Il contributo della psicologia alla cognizione dei giudici
Abstract
Nel corso degli ultimi decenni, gli studiosi del ragionamento hanno accumulato un’impressionante mole di dati sul funzionamento del nostro cervello e sulle caratteristiche dei processi mentali che usiamo per ragionare e prendere di decisioni. Nel diritto, il contributo più rilevante di queste ricerche condotte nell’ambito delle scienze cognitive, si lega agli studi che hanno dimostrato le deviazioni sistematiche e prevedibili del pensiero umano dalle regole della teoria della scelta razionale, applicabili anche per comprendere le modalità di ragionamento dei giuristi. Scopo del presente contributo è, pertanto, quello di approfondire se e come le emozioni, i meccanismi mentali di carattere intuitivo o i pregiudizi possano influenzare la percezione stessa della realtà processuale, l’apprezzamento delle prove e la psicologia del giudizio.
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Copyright (c) 2020 Rosella Tommasoni, Eugenia Treglia

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