Modelli normativi di contact tracing tra “ragione” e “volontà”

  • Virgilio D’Antonio
  • Livia Saporito
Parole chiave: diritto alla riservatezza, tracciamento dei contatti, modelli volontaristici

Abstract

In ragione dell'emergenza legata al Covid-19, nei diversi ordinamenti nazionali, sono state progressivamente imposte numerose limitazioni alle libertà fondamentali degli individui: la libertà personale, quella di circolazione, quella di riunione, quella di culto, quella di iniziativa economica sono soltanto alcune delle principali prerogative individuali fortemente ridimensionate - se non annullate - nella prospettiva del contrasto al diffondersi del contagio e, dunque, nella logica della preminenza del diritto alla salute (individuale e collettiva). Questi interventi limitativi sono stati percepiti come assolutamente necessari e, pertanto, accolti dai destinatari con sostanziale accondiscendenza, senza che sia emerso alcun dibattito - neppure dottrinale - intorno alla possibilità di ricorso a differenti modelli che, alla imposizione iussu principis, preferissero dinamiche volontaristiche di adesione (pure astrattamente ipotizzabili). Ora, in una fase di progressiva (ri)espansione delle prerogative individuali sopracitate, si DPER online n. 2/2020-Issn 2421-0528 Diritto Pubblico Europeo Rassegna online Fascicolo 2/2020 27 apre il dibattito su possibili interventi (parzialmente) limitativi della riservatezza, soprattutto in relazione all'utilizzo di tecnologie di contact tracing. Ebbene, rispetto a questa possibilità (che, nell'ordinamento italiano, ruota intorno all'utilizzo della cd. app Immuni), le opzioni adottate dai diversi ordinamenti si atteggiano in maniera differente, con opzioni anche antitetiche tra modelli volontaristici/obbligatori di introduzione dei sistemi di tracciamento o, ancora, in ordine alla scelta tra tutela assoluta dell'anonimato dei soggetti tracciati (propria del modello europeo) ed implementazione di social credit systems e meccanismi di geolocalizzazione individuale (tipici di alcune realtà asiatiche). Eppure, limitazioni della privacy, tutto sommato risibili se paragonate a quelle subite nei mesi scorsi da libertà fondamentali cardinali, sono segnate - soprattutto nella tradizione giuridica occidentale - da un forte disvalore politico-sociale, sì da essere accompagnate un profondo dibattito a più livelli, inedito anche per questa stagione emergenziale.

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Pubblicato
2020-10-08
Come citare
D’AntonioV., & SaporitoL. (2020). Modelli normativi di contact tracing tra “ragione” e “volontà”. Diritto Pubblico Europeo - Rassegna Online, 14(2). https://doi.org/10.6092/2421-0528/7246
Sezione
Osservatorio permanente sul futuro dell'Unione europea