Ancora sull’‘editio princeps’ del “Decameron” (Pr. 6748, ISTC ib00725200)

Con qualche considerazione sulla localizzazione di edizioni ‘sine notis’ e sulla distribuzione degli incunaboli italiani nelle biblioteche italiane e straniere

  • Riccardo De Rosa Università degli Studi di Ferrara
  • Paolo Trovato Università degli Studi di Ferrara
Parole chiave: Incunaboli, Boccaccio, Decameron, edizioni sine notis, Epistole et evangelia, Printer of Terentius, ISTC, edizione Deo gratias

Abstract

Il contributo, suddiviso in due parti, discute sull’attribuzione dell’editio princeps del Decameron, l’incunabolo privo di note tipografiche noto come Deo gratias. Nella prima parte, dopo una rassegna della questione attributiva nella critica, si propone, attraverso una puntuale verifica linguistica, una riflessione sulla presunta dicotomia tra un metodo filologico-linguistico e uno incunabolistico, evidenziando la necessità di una pluralità di approcci non gerarchizzabili in modo univoco. Nella seconda parte, un’analisi dei dati ISTC sulla distribuzione degli incunaboli italiani nelle istituzioni italiane e straniere mira a valutare la solidità di un’ipotesi attributiva basata sulla attuale collocazione degli esemplari noti e fornisce alcuni inediti dati sul patrimonio incunabolistico italiano.

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Pubblicato
2024-12-23
Sezione
Saggi e studi