Fishing using poisonous plants in Campania, Italy. A brief historical survey

  • Ottavio Soppelsa Department of Biology, University of Naples “Federico II”, Italy https://orcid.org/0000-0002-1886-4136
  • Lucia Tancredi Department of Biology, University of Naples “Federico II”, Italy
  • Antonino Pollio Department of Biology, University of Naples “Federico II”, Italy https://orcid.org/0000-0003-3018-7921
Parole chiave: pesca, chiusarana, piante velenose, Euphorbia, Taxus, Strychnos, Cyclamen, Campania, XVI-XIX Secolo

Abstract

Questo articolo approfondisce l’uso storico di piante velenose per la pesca in Campania, Italia, dal XVI al XIX secolo, esplorando sia le pratiche antiche sia la transizione all’epoca del Regno d’Italia. Si prendono in considerazione diverse piante utilizzate come ittiotossiche, tra cui Cyclamen spp., Euphorbia spp., Taxus baccata e Strychnos nux-vomica, sottolineando la loro importanza nei metodi di pesca tradizionali in Campania durante un arco temporale molto esteso. Lo studio esamina anche le risposte legali e normative a questa pratica, notando la sua persistenza nonostante l’evoluzione dei quadri giuridici. Questo esame fa luce sulla radicata tradizione dell’uso di tossine naturali nella pesca, contribuendo alla comprensione delle pratiche culturali nell’Italia meridionale.

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Pubblicato
2024-09-24
Come citare
SoppelsaO., TancrediL., & PollioA. (2024). Fishing using poisonous plants in Campania, Italy. A brief historical survey. BORNH Bulletin of Regional Natural History, 4(2), 1-9. https://doi.org/10.6093/2724-4393/11180
Sezione
Articoli