Emergenza e diritti fondamentali
Una riflessione comparata a partire dalla pandemia Covid-19 in Italia e in Spagna
Abstract
La storia più recente ha dimostrato che le più gravi violazioni dei diritti umani tendono a verificarsi nei contesti emergenziali, avverando l’affermazione che la Commissione di Venezia aveva reso, quasi profeticamente, in occasione della pubblicazione del rapporto sui poteri di emergenza risalente al 1995. Per contenere il rischio, le Carte costituzionali hanno iniziato a costituzionalizzare l’emergenza, ovvero a sottoporre l’esercizio dei poteri di emergenza a limiti sostanziali, con particolare riferimento al rispetto dei diritti fondamentali e alla predisposizione delle garanzie che devono sussistere anche nelle situazioni di crisi. Assumendo come prospettiva di osservazione l’Italia e la Spagna, il contributo che si svilupperà nelle pagine seguenti intende verificare se una disciplina costituzionale puntuale dell’emergenza si sia mostrata più idonea ad evitare il pericolo di abusi e di gravi compressioni dei diritti fondamentali causate dalle misure adottate allo scopo di contenere il contagio e superare la crisi
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