Quo vadis Europa? Spunti di riflessione in tema di deficit democratico delle istituzioni, politica economica e tutela dei diritti fondamentali

  • Luca Di Majo Università della Campania

Abstract

Il processo europeo di integrazione si è sviluppato, fin dall'origine, lungo l'asse della cooperazione economica. La recente crisi economica ha accelerato l’adesione ad un unico modello sociale di mercato secondo cui lo sviluppo economico doveva essere garantito attraverso la libertà degli scambi, ma soprattutto una sostanziale giustizia sociale assicurata dallo Stato. Tuttavia, gli eventi connessi alla drammatica situazione economico-politica europea mostrano come l’attuale crisi finanziaria abbia assunto una funzione decostruttiva del processo di integrazione che richiama una diversa articolazione degli assetti di mercato. Una tendenza che ha notevoli ripercussioni sul rapporto tra governanti e governati e sulla garanzia di tutela dei diritti fondamentali che pure avrebbero dovuto rappresentare il punto di convergenza delle tradizioni culturali degli Stati membri attraverso il riconoscimento giuridico della Carta di Nizza nel Trattato di Lisbona. Non v’è dubbio che la politica economica rimane funzionale alla tutela dei diritti e alla promozione dei valori comuni e in cui l’ Unione si riconosce, e non deve porsi come impedimento degli stessi. Ora che siamo davanti ad un momento storico in cui l'adesione attorno a valori comuni sembra sottostare ai rigidi schemi dell’economia e della finanza pubblica, si rende quanto mai necessario riconsiderare il futuro dell’Europa nell’attuale riformato contesto di governance europea.

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Pubblicato
2019-08-02
Come citare
Di MajoL. (2019). Quo vadis Europa? Spunti di riflessione in tema di deficit democratico delle istituzioni, politica economica e tutela dei diritti fondamentali. Diritto Pubblico Europeo - Rassegna Online, 1(1), 251 - 265. https://doi.org/10.6092/2421-0528/6455