Figurare la memoria, tra visione e rappresentazione

  • Daniela Palomba Università degli Studi di Napoli Federico II, Via Forno Vecchio n.36 80134
Parole chiave: Rappresentazione, riconfigurazione di luoghi, Iconografia

Abstract

Il saggio proposto rappresenta una lettura di significativi ambiti della città di Napoli analizzati e letti attraverso le immagini dei luoghi descritti nelle 114 cromolitografie realizzate dagli artisti Matteo Zampella e Francesco Paolo Aversano. Qui, tra scorci e vedute, si rivela e si svela l’immagine di una città antica, ricca di storia, di cultura e di stratificazioni. Le cromolitografie rientrano nel grande e significativo lavoro che lo storico Raffaele D’Ambra adotta per veicolare e tradurre in immagine il racconto della sua Napoli Antica. Le figurazioni, elaborate con la volontà di “fotografare” quei luoghi destinati alla distruzione o a forti trasformazioni, previste nell’ambito del programma di Risanamento che avrà inizio nel giugno del 1889, rappresentano un ampio apparato iconografico che offre molteplici spunti per riflessioni che toccano plurimi aspetti. Le analisi, che qui si propongono, riguardano considerazioni di natura percettiva e comunicativa, piuttosto che, riconoscendo il valore documentale delle immagini, permettono di rilevare ed evidenziare le permanenze architettoniche e ambientali e/o le permutazioni che hanno interessato i luoghi rappresentati.

Una Napoli di fine ottocento nella quale si individuano, sulla cartografia del tempo, i 114 luoghi figurati differenziandoli per autore e proponendo una classificazione che tenga conto di diversi fattori: la determinazione della posizione del pittore/osservatore; l’indicazione della consistenza architettonica raffigurata; la verifica dell’osservanza delle regole proiettive, attraverso la ricostruzione delle spazialità dipinte mediante operazioni di restituzione fotogrammetrica; la classificazione dei luoghi in base alle permutazioni verificatesi.

L’obiettivo è quello di veicolare, attraverso lo studio di figurazioni di ambiti più o meno estesi, che vanno dal vico alle più ampie vedute della città partenopea, un processo di conoscenza che attinge da figurazioni riferite a un tempo lontano poco più di un secolo, per giungere alla lettura della complessità del paesaggio culturale che le figurazioni interpretano.  

 

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Biografia dell'Autore

Daniela Palomba, Università degli Studi di Napoli Federico II, Via Forno Vecchio n.36 80134

DiARC – Dipartimento di Architettura, RTD

Pubblicato
2017-06-30
Come citare
PalombaD. (2017). Figurare la memoria, tra visione e rappresentazione. Eikonocity. Storia E Iconografia Delle Città E Dei Siti Europei, 2(1), 69-83. https://doi.org/10.6092/2499-1422/5172
Sezione
Articoli