• V. 8 N. 2 (2023)

    Il Polo Digitale degli Istituti Culturali di Napoli ha organizzato il Convegno, svoltosi a Napoli il 14 e 15 dicembre 2022, sulla rappresentazione fotografica del paesaggio, cercando di valorizzare collezioni di archivi pubblici e privati italiani, anche poco noti. Il tema, al centro del vivace dibattito odierno sull’ambiente, trova nelle fonti fotografiche una testimonianza non solo dell’urbanizzazione crescente tra fine Ottocento e primo Novecento, con annesse problematiche relative agli adeguamenti e ai risanamenti delle città, ma anche di luoghi e genti di comunità disperse nei vasti territori rurali sia di zone interne che costiere.

  • V.8 N.1 (2023)

    Questo numero si inserisce nella linea tradizionale e consolidata della nostra rivista, con scritti di particolare pregio strettamente legati all’analisi iconografica, condotta attraverso una scrupolosa ricerca d’archivio e con contributi di novità, nello spettro epocale che riguarda l’età moderna e quella contemporanea. Ci imbattiamo, tra l’altro, in documenti inediti sul ruolo svolto tra la fine del XVIII secolo e l’età napoleonica dal fisico reggiano Giovanni Battista Venturi; un attento studio sulle trasformazioni urbane di Buenos-Aires tra Cinque e Settecento descrive la costruzione delle nuove fortificazioni; per la prima volta si propone al pubblico la lettura della bella veduta di Napoli realizzata dall’olandese Jan van Essen, databile agli anni Settanta del XVII secolo; infine un’attenta riflessione sulla Napoli fascista, condotta attraverso l’esame di un nuovo apparato di immagini.

  • V.7 N.2 (2022)

    In questo secondo numero della sua VII annata, «Eikonocity» si apre con una riflessione teorica e un articolo di ricerca. La prima è firmata da Michael Jakob, autorevole studioso di storia e teoria del paesaggio, che argomenta con chiarezza perché sia improprio utilizzare la definizione di “paesaggio urbano”, in quanto il paesaggio non può essere allo stesso tempo paesaggio, ovvero uno spazio altro dalla città, e spazio urbano; il secondo articolo di ricerca ricostruisce la vicenda della progettazione, realizzazione ed evoluzione funzionale del centro urbano a sostegno dell’industria Solvay in Toscana a inizio del Novecento.
    Il secondo gruppo di articoli intreccia invece l’iconografia della città con la storia della fotografia e sono di particolare interesse per la storia dell’iconografia delle città europee, perché si collocano al lato rispetto alla ben più fortunata coeva fotografia di città che intanto sta potenziando e arricchendo l’immaginario dell’Occidente nella fase della prima mondializzazione.

  • V.7 N.1 (2022)

    Anche questo numero si annuncia sin dall’inizio denso di spunti in materia di storia della città e di iconografia urbana. Dalle importanti innovazioni urbanistiche e architettoniche della Catalogna tra gli ultimi decenni del XVIII e l’inizio del XIX secolo, alla Galizia, caratterizzata, fin dall’inizio del Medioevo, da un’importante presenza di ordini religiosi che, con i loro insediamenti, hanno dato forma a un paesaggio davvero unico; dalla storia di un villaggio turistico in ambiente montano, progettato e realizzato in Calabria tra le due guerre, alla inedita lettura dei grafici di progetto, tratti dall’Archivio Guerra, relativi alle case operaie progettate a Napoli dall’ingegnere-architetto Camillo Guerra, fino all’iconografia promozionale del sito archeologico di Pompei negli anni del secondo dopoguerra.

  • V. 6 N. 2 (2021)

    Gli articoli accolti in questo numero che completa l’annata 2021 confermano la validità del progetto scientifico di «Eikonocity», che propone la multidisciplinarietà come chiave di lettura della rappresentazione iconografica storica dei paesaggi urbani. L’intreccio di approcci e metodologie elaborate in differenti ambiti disciplinari legittima il ricorso a tipologie di fonti che gli specialismi non sempre consentono.

  • V. 6 N. 1 (2021)

    Questo numero prosegue sul terreno della molteplicità degli approcci al tema della città e dei suoi ‘iconemi’, riconoscendo in questi segni condivisi dalla comunità cittadina nel corso della sua storia i simboli sociali e i poli del paesaggio urbano ricorrenti nella sua rappresentazione. Come ampiamente dimostrano i contributi di questo numero, il valore del tòpos, dalla scala urbana a quella della singola architettura, costantemente emerge nella produzione iconografica, che finisce dunque per essere nel contempo effetto del processo di consolidamento di tali simboli ma anche strumento della loro diffusione e condivisione.

  • V. 5 N. 2 (2020)

    Questo numero raccoglie contributi e riflessioni sul tema della scala, componente architettonico che nel suo svolgere la funzione di collegamento fra più quote altimetriche, consente di esprimere soluzioni di grande valenza progettuale e varietà tipologica. Elemento fortemente presente nelle pagine della trattatistica architettonica italiana fra XVI e XVIII secolo come oggetto di sperimentazione tipologica, nonché come occasione di codificazione teorico-pratica e rappresentazione geometrica, il tema della scala è qui indagato ampliandone la dimensione scalare e rivolgendo le riflessioni anche ad esempi che intendono la scala come luogo di connessione nelle città storiche dalle origini alla contemporaneità.

  • V. 5 N. 1 (2020)

    This issue of our journal brings to the scholars’ attention some themes concerning the history and consequent vulnerability of the ‘emerging’ elements of the historical buildings, conceived as tangible signs of the urban landscape identity in European historic centres. As recent Italian earthquakes have evidenced, many historical buildings or parts of them are highly at risk not only for physical safety but also for the collective memory they preserve. The studies here presented analyze in Europe two cities that symbolize Western culture, Paris and Moscow, marked by forms of architecture that have shaped and defined the urban landscape. Then our attention moves to Italy, presenting researches that deepen the genesis and the characteristics of the civic towers from the Middle Ages to the early 20th century in some significant centres of subalpine territories and other ones in Central and Southern Italy, with the cases of Arquata del Tronto, Palermo and Comiso.

  • V. 4 N. 2 (2019)

    La storia e l’identità della città e del paesaggio sono i temi che legano tra loro i sette contributi ospitati in questo numero della rivista, condividendo con il lettore altrettante esperienze di ricerca in Francia, Romania, Italia, Polonia, Colombia, Spagna e Portogallo. Questa rassegna intende così contribuire a esemplificare a scala internazionale gli sviluppi multidisciplinari raggiunti dagli studi sull’iconografia urbana in occasione dei cinquant’anni della Cartografia della città di Napoli di Cesare de Seta e a ridosso dei venticinque anni della costituzione del Centro Studi sull’Iconografia della Città Europea (poi CIRICE).

  • V. 4 N. 1 (2019)

    Con questo numero Eikonocity apre la sua quarta annata e con gli articoli accolti conferma la validità del suo progetto editoriale: l'evoluzione storica dell'iconografia delle città è analisi imprescindibile per la comprensione della contemporaneità, ed è presupposto ineludibile per qualsiasi programmazione, progettazione o intervento.

  • V. 3 N. 2 (2018)

    Il titolo scelto per questo numero di Eikonocity – Memoria e alterità urbana – è in realtà l’unione di due parole chiave ricorrenti in ciascuno degli articoli che lo compongono e che, provenienti da ambiti disciplinari diversi proprio nella loro intersezione, contribuiscono a declinare una lettura dell’immagine della città senza soluzione di continuità. Mai prescindendo dalla storia e dall’iconografia delle città e dei siti europei, nei sei articoli qui raccolti, lo spazio urbano è analizzato e descritto come somma delle sue parti ‘altre’ che, nel corso della storia urbana, hanno rappresentato ora i luoghi delle religioni, ora i luoghi della memoria, ora i luoghi delle più diverse sperimentazioni architettoniche e urbanistiche.

  • V. 3 N. 1 (2018)

    I contributi presenti in questo numero offrono spunti di riflessione sul tema dell’immagine urbana europea e mediterranea e della sua evoluzione tra Cinque e Ottocento, ma anche sulle metodologie proposte, all’alba del XX secolo, da alcuni avveduti pionieri di un’urbanistica ‘moderna’, atte a guidare gli interventi sulla città del passato e, quindi, la sua riqualificazione e valorizzazione. Come spesso accade nei ‘digest’ ospitati in Eikonocity, all’apparente voluta mancanza di un tema monografico fa spesso da contrappunto l’esistenza de facto di un ‘filo rosso’, rinvenibile in modo palese o nelle pieghe dei testi dei nostri autori.

  • V. 2 N. 2 (2017)

    In coerenza con il progetto di fondazione della nostra Rivista, anche questo secondo numero di Eikonocity riflette il confronto tra discipline diverse sui temi della rappresentazione e della storia della città. Cinque gli articoli, elaborati in diversi ambiti disciplinari e con varietà di approcci: un’analisi della presenza delle fonti iconografiche in internet; una riflessione sull’ampliamento ai litorali della rappresentazione delle città della Penisola italiana tra la fine dell’età moderna e la prima età contemporanea; uno studio sulle trasformazioni di una delle cupole più significative del profilo di una città mediterranea come Napoli in età moderna; il ridisegno della città fascista secondo un progetto di assistenzialismo, di controllo sociale, di cura del consenso e di sanità della razza; infine una riflessione metodologica su un genere artistico, il carnet de voyage, che ancora oggi ha un’eccezionale vitalità ed efficacia nella descrizione del paesaggio.

  • V. 2 N. 1 (2017)

    “Tra visuale e visionario” è il titolo scelto per connotare sinteticamente questo numero di Eikonocity, quasi un pretesto per raccogliere più sguardi, più punti di vista, provenienti da ambiti disciplinari diversi, che, proprio nella loro intersezione, possono generare una lettura dell’immagine della città senza limiti né di spazio né di tempo. Mai prescindendo dalla storia e dall’iconografia delle città e dei siti europei, negli otto articoli qui raccolti, la città e il paesaggio vengono misurati all’interno del tema sempre urgente della contemporaneità e della percezione visiva; allo stesso tempo si stabilisce anche un equilibrato rapporto tra il valore della storia, il patrimonio di memorie e sedimentazioni di una o più vicende urbanistiche, architettoniche e artistiche; ci si inoltra, anzi, quasi ci si apre ad una modalità di creazione di nuove e visionarie immagini dell’esistente.

  • V. 1 N. 2 (2016)

    Cinque gli articoli, elaborati in diversi ambiti disciplinari e con varietà di approcci: un’analisi della presenza delle fonti iconografiche in internet; una riflessione sull’ampliamento ai litorali della rappresentazione delle città della Penisola italiana tra la fine dell’età moderna e la prima età contemporanea; uno studio sulle trasformazioni di una delle cupole più significative del profilo di una città mediterranea come Napoli in età moderna; il ridisegno della città fascista secondo un progetto di assistenzialismo, di controllo sociale, di cura del consenso e di sanità della razza; infine una riflessione metodologica su un genere artistico, il carnet de voyage, che ancora oggi ha un’eccezionale vitalità ed efficacia nella descrizione del paesaggio.

  • V. 1 N. 1 (2016)

    Il primo numero della rivista Eikonocity è un numero speciale che raccoglie alcuni contributi selezionati tra quelli presentati al convegno promosso dal CIRICE e svoltosi a Napoli nei giorni 13-15 marzo 2014. L’iniziativa si è posta l’obiettivo di fare il punto sulla storiografia riguardante la città mediterranea in età moderna e contemporanea, con particolare riferimento alla sua identità, struttura e immagine dall’inizio dell’industrializzazione all’età post-illuminista e borghese, fino ai temi inerenti l’evoluzione/involuzione del territorio e del paesaggio post-industriale, nonché lo sviluppo del modello turistico tra Otto e Novecento.