Questo numero si inserisce nella linea tradizionale e consolidata della nostra rivista, con scritti di particolare pregio strettamente legati all’analisi iconografica, condotta attraverso una scrupolosa ricerca d’archivio e con contributi di novità, nello spettro epocale che riguarda l’età moderna e quella contemporanea. Ci imbattiamo, tra l’altro, in documenti inediti sul ruolo svolto tra la fine del XVIII secolo e l’età napoleonica dal fisico reggiano Giovanni Battista Venturi; un attento studio sulle trasformazioni urbane di Buenos-Aires tra Cinque e Settecento descrive la costruzione delle nuove fortificazioni; per la prima volta si propone al pubblico la lettura della bella veduta di Napoli realizzata dall’olandese Jan van Essen, databile agli anni Settanta del XVII secolo; infine un’attenta riflessione sulla Napoli fascista, condotta attraverso l’esame di un nuovo apparato di immagini.