Il linguaggio fotografico di Roberto Pane nel panorama culturale tra gli anni Trenta e il secondo dopoguerra
Abstract
Il presente contributo intende indagare il panorama culturale fotografico tra gli anni Trenta e il secondo dopoguerra in Italia, quando numerosi professionisti, come architetti e registi, utilizzarono il mezzo fotografico per motivi culturali e di studio. In tale contesto si inserisce la figura di Roberto Pane, che utilizzò assiduamente la fotografia. Egli riuscì a produrre una vasta opera visiva dal grande valore storiografico, ma che risulta essere al contempo espressione del suo linguaggio autoriale.Downloads
Riferimenti bibliografici
COSTANTINI, P., a cura di, (1993). La fotografia al Bauhaus, Venezia: Marsilio.
DE FUSCO, R. (2010). Storiografia e restauro sui generis di Roberto Pane, in CASIELLO, S., PANE, A., RUSSO, V., a cura di, Roberto Pane tra storia e restauro. Architettura, città, paesaggio, Venezia: Marsilio, pp. 28-30.
DE SETA, C. (1978). Edoardo Persico e Giuseppe Pagano a «Casabella», in «Casabella», nn. 440-441, pp. 51-59.
DE SETA, C. (1979). Introduzione, in DE SETA, C., a cura di, Giuseppe Pagano fotografo, Milano: Electa, pp. 5-12.
DEZZI BARDESCHI, M. (2010). Cura dell’antico e qualità del nuovo. La crociata di Roberto Pane per il rinnovamento della cultura del restauro in Italia, in CASIELLO, S., PANE, A., RUSSO, V., a cura di, Roberto Pane tra storia e restauro. Architettura, città, paesaggio, Venezia: Marsilio, pp. 131-135.
DIESEL, E. (1933). Das Land der Deutschen, Leipzig: Bibliographisches Institut AG.
GERNSHEIM, H., Messa a fuoco di architettura e scultura, Torino, Allemandi; testo originale (1949): Focus on architecture and sculpture : an original approach to the photography of architecture and sculpture, London: Fountain Press.
LA STELLA, A. (1979). Architettura rurale, in DE SETA, C., a cura di, Giuseppe Pagano fotografo, Milano: Electa, pp. 12-20.
LANGE, S., CONRATH-SCHOLL, G., SANDER, G., a cura di, (2002). Menschen des 20. Jahrhunderts: ein Kulturwerk in Lichtbildern, eingeteilt in sieben Gruppen. People of the 20th Century, New York: AbramsInc.
LATTUADA, A. (1941). Occhio Quadrato, Milano: Corrente.
LUGON, O. (2008). Lo stile documentario in fotografia. Da August Sander a Walker Evans 1920-1945, Milano: Electa.
MOHOLY-NAGY, L. (1925). Malerei Photographie Film, München: Langen; Traduzione in italiano (1987): Pittura fotografia film, Torino: Einaudi.
MOHOLY-NAGY, L. (1929). Von Material zu Architektur, Bauhausbücher n. 14, München: Langen.
MORISANI, O. (1972), Introduzione, in AA. VV., Scritti in onore di Roberto Pane, Napoli: Istituto di storia dell'architettura dell'Università.
PAGANO, G. (1935). Case rurali, in «Casabella», n. 86, pp. 9-15.
PAGANO, G. (1938). Cacciatore di immagini, in «Cinema», n. di dicembre; poi in DE SETA, C., a cura di (1979), Giuseppe Pagano fotografo, Milano: Electa, pp. 155-156 e in «Casabella» (2008), allegato al n. 763, (facsimile di «Costruzioni-Casabella» (1946) 195/198), pp. 67-69.
PAGANO, G., DANIEL, G. (1936). Architettura rurale italiana, Milano: Hoepli.
PANE, R. (1928). Tipi di architettura rustica in Napoli e nei Campi Flegrei, in «Architettura e Arti Decorative», VII, 12, pp. 529-543.
PANE, R. (1936), Architettura rurale campana, Firenze: Rinascimento del Libro.
PANE, R. (1949). Napoli imprevista, Napoli: Einaudi.
PANE, R. (1953). Paesaggio ed ambiente, in La pianificazione regionale, Atti del IV Congresso INU (Venezia, 18-21 ottobre 1952), Roma, p. 89-95.
PANE, R. (1955). Sorrento e la costa, Napoli: Edizioni scientifiche italiane.
PANE, R. (1962). Io non vedo con i miei occhi ma attraverso di essi, in «Napoli nobilissima», vol. II, pp. 78-79.
PANE, R. (1962). Che almeno ne resti il ricordo, in «Napoli nobilissima», vol. II, fasc. II, p. 80.
PANE, R. (1966). Paesaggi e giardini cinesi, in «Casabella», n. 304, XXX, pp. 58-67.
PANE, R. (1976). Come fotografare Brunelleschi?, in «Napoli nobilissima», vol. XV, fasc. I-II, pp. 63-64.
PEVSNER, N. (2011), Prefazione, in GERNSHEIM, H., Messa a fuoco di architettura e scultura, Torino, Allemandi; testo originale (1949): Focus on architecture and sculpture : an original approach to the photography of architecture and sculpture, London: Fountain Press.
PONTI, G. (1932). Discorso sull’arte fotografica, in «Domus», n. 53, pp. 285-288.
RENGER-PATZSCH, A. (1928). Die Welt ist Schön: einhundert photographische Aufnahmen, München: Wolff.
RUSSO, V. (2010). Tra cultura archeologia e restauro dell’antico. Il contributo di Roberto Pane nella prima metà del Novecento, in CASIELLO, S., PANE, A., RUSSO, V., a cura di, Roberto Pane tra storia e restauro. Architettura, città, paesaggio, Venezia: Marsilio, pp. 159-169.
SETTIMELLI, W. (1970). Storia avventurosa della fotografia, Roma: Fotografare.
TURRONI, G. (1959). Nuova fotografia italiana, Milano: Schwartz.
ZANNIER, I. (1993). Leggere la fotografia. Le riviste specializzate in Italia (1863-1990), Roma: NIS.
ZEVI, B. (Zevi, Un architetto del’700. È nata a Napoli l’arte di Fuga, in «L’Espresso», II, 38, 16 settembre 1956, p. 12
Copyright (c) 2017 Florian Castiglione

This work is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International License.
Eikonocity pubblica in internet, ad accesso aperto, con licenza:
|
CCPL Creative Commons Attribuzione 4.0 |
L'autore conserva il copyright sul suo contributo, consentendo tuttavia a chiunque "di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare l'opera", purché siano correttamente citati l'autore e il titolo della rivista. L’autore, al momento della proposta di pubblicazione, è inoltre tenuto a dichiarare che il contenuto e l’organizzazione dell’opera è originale e non compromette in alcun modo i diritti di terzi, né gli obblighi connessi alla salvaguardia di diritti morali ed economici di altri autori o di altri aventi diritto, sia per testi, immagini, foto, tabelle, sia per altre parti di cui il contributo può essere composto. L’autore dichiara altresì di essere a conoscenza delle sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali per l’ipotesi di falsità in atti ed uso di atti falsi, e che pertanto Eikonocity è esente da qualsiasi responsabilità di qualsivoglia natura, civile, amministrativa o penale, e sarà dall'autore tenuta indenne da qualsiasi richiesta o rivendicazione da parte di terzi.